Istruzione

Guardare un ragazzino giocare per ore al computer (o con Playstation, Nintendo DS o Wii, ma anche sul tablet o sullo smartphone) può lasciare perplesso o addirittura suscitare sentimenti di ostilità in un adulto che abbia poco frequentato i videogame. LEGGI
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Eccoli! Annunciati a dire il vero già da un po’, sono stati finalmente pubblicati i vari accordi tra il MIUR, le Regioni interessate e i diversi Uffici scolastici regionali in merito al Piano nazionale per la Scuola Digitale 2013; quello stipulato in Piemonte, per esempio, prevede l’attivazione di 120 classi 2.0 e di una (1) scuola 2.0. LEGGI
«Ricordo il corpo insegnante della mia scuola pubblica. Sapete, avevamo un detto: chi non sa far niente insegna e chi non sa insegnare insegna ginnastica. Quelli che neanche la ginnastica, credo li destinassero alla nostra scuola». LEGGI
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Incredibile ma vero: quella "Divina" contro cui per anni ho sentito mugugnare i miei studenti torinesi e di cui più di un collegio docenti ha ratificato l’amputazione o la riduzione ai minimi termini, ebbene sì, proprio lei è riuscita ad entusiasmare il mio giovane pubblico di neofiti sulle rive del Nilo. LEGGI
Nel ragionare del taglio retorico che storicamente connota in Italia sia molta cultura umanistica sia parecchio giornalismo, caratterizzato da "scarsa propensione verso ciò che è analitico, ciò che è falsificabile” e da “scarsa attitudine alla verifica”, De Mauro rileva come sia più facile “scrivere un articolo o un saggio a schiovere” anziché ricorrere a “evidenze sperimentali, fattuali”. LEGGI
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Cosa c’entra un vecchio mito greco con l’innovazione tecnologica? Cosa ha a che fare un antico filosofo con la tecnologia dell’informazione in ambito scolastico? Vorrei suggerire che guardare indietro può fornire un po’ di serenità quando si guarda avanti: la serenità mette in grado di vedere meglio le cose. LEGGI
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”La scuola crea negli studenti un nesso inconscio tra il libro e il giudizio a cui lo studente viene sottoposto a partire dalla conoscenza delle pagine di quel libro. Quanto basta perché il libro si connetta alla figura del dovere e si distanzi definitivamente da quella del piacere.“ LEGGI
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Mi inserisco in questo dialogo perché la (scherzosa) provocazione di Sandro Invidia sulle ripercussioni dell’agenda digitale sulla scuola mi ha ricordato il dipinto di Laurentius de Voltolina del 1350, che ritrae una lezione all’Università di Bologna. LEGGI

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