Attualità

Tra le tante osservazioni critiche sulle politiche scolastiche nazionali contenute nel rapporto OCSE sull'andamento del progetto Scuola Digitale, è particolarmente interessante il calcolo secondo cui, con il trend attuale, sarebbero necessari all'Italia ben 15 anni per raggiungere il livello di diffusione delle lavagne interattive multimediali del Regno Unito, che per parte sua è arrivato a coprire l'80% delle aule. LEGGI
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È interessante che, con atteggiamento giocoso, ma ricorrendo agli strumenti rigorosi della glottodidattica, si propongano oggi agli alunni che devono imparare l’italiano degli esercizi basati su poesie. Mi pare un ottimo modo per usare la poesia senza conferirle un ruolo eccessivamente ingombrante, come se essa fosse – e come di fatto è – un fatto semplice e necessario. LEGGI
Nell’articolo di fondo uscito sul Corriere della Sera del 10 settembre 2013, Biopsia dei mali italiani, Antonio Polito avanza una serie di considerazioni amare sulla scuola, sul suo modo di valutare e sul sistema di valutazione che la misura. Mi pare che, come molti, Polito sia vittima di una serie di abbagli. Proverò a spiegare il perché. LEGGI
Pur con una connotazione di elemento non consolidato, di variabile infrastrutturale e operativa destinata a modificare le modalità di insegnamento, alle TIC viene attribuito da un certo tipo di immaginario pedagogico un valore aggiunto assoluto. Indiscusso e indiscutibile, anche se non vi sono ricerche scientifiche o evidenze credibili che dimostrino che l’impiego dei dispositivi elettronici abbia determinato un effettivo incremento dei risultati di apprendimento degli studenti. LEGGI
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Immagini/immaginario è un percorso di ricerca e di didattica che sto portando avanti da qualche anno con i miei studenti della Sapienza. Attraverso una serie di interventi su La ricerca online intendo aprire un dialogo con gli insegnanti e le insegnanti che si interrogano sul modo di usare gli audiovisivi nella didattica della storia. Perché la storia? E’ il tema del primo di questi articoli. LEGGI
Sally Haslanger, docente di filosofia al MIT, racconta che la sua risposta di essere una filosofa, alla richiesta su che lavoro facesse, suscitava ilarità. Una volta, alla sua richieste delle ragioni di quel riso, si sentì rispondere: “Penso ai filosofi come a uomini vecchi con la barba, e tu di sicuro non sei così! Sei troppo giovane e attraente per essere un filosofo”. LEGGI
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Siamo di fronte ad una congiuntura favorevole: proprio nel momento in cui alla scuola giungono indicazioni forti, il metodo dell'orientamento narrativo è giunto ad una fase di maturazione in grado di offrire risorse, professionalità e strumenti per operare in quella direzione e per progettare un'azione complessiva. LEGGI

Strano, si dirà, pensare al patrimonio culturale di un Paese in preda a una devastante guerra civile e sull’orlo di un ancor più devastante conflitto internazionale. E invece è proprio questo il momento di pensarci, ed è già tardi. Perché la distruzione del patrimonio culturale di un popolo, simbolo della sua identità e delle sue tradizioni, equivale al suo annientamento non solo materiale, ma anche morale.

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