Attualità

Orazio diceva che la gente stupet in titulis et imaginibus, cioè “supisce, resta a bocca aperta, davanti alle iscrizioni e alle statue”. Pertanto stupiamo anche noi i nostri studenti con la multimedialità editoriale di oggi, ma non scordiamo la lezione dei classici, multimediali anch’essi, a modo loro.

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Dettagli secondari presenti in un dipinto, sintomi medici e indizi polizieschi: che cosa possono avere in comune elementi a prima vista tanto lontani? LEGGI
È di questo inverno la notizia che in una quinta liceo classico del Liceo Colombo di Genova tutti gli alunni hanno scelto di non avvalersi dall’ora di religione, e non a causa di conflitti con il docente. LEGGI
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Per molti tipi di consumo gestire l’abbondanza è più rilevante del far fronte alla scarsità. Il consumo di cibo e quello di comunicazione mostrano somiglianze particolarmente interessanti: e oggi corriamo il rischio di "obesità mediale". Ne parliamo con Marco Gui. LEGGI
Oggi nella mia scuola è l'ultimo giorno di lezione. Per molti aspetti è uguale a tutti quelli precedenti, che si succedono sostanzialmente identici da anni e anni. Gli studenti “non hanno portato niente” perché - per consolidata tradizione - in questa occasione “non si fa nulla”. LEGGI
Nella vita scolastica e nello studio domestico gli allievi sono continuamente esposti a input linguistici molto vari. Il fatto che l’input offerto venga sempre compreso è l’obiettivo del progetto MILEL, frutto della collaborazione tra Loescher e il Centro di Ricerca sulla Didattica delle Lingue di Ca’ Foscari Venezia. LEGGI
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Quando nel 1978 uscì la serie televisiva di Heidi, per la regia di Isao Takahata, l’Italia si accorse improvvisamente dell’esistenza dei cartoni animati giapponesi (anime), che avevano fatto sporadiche apparizioni nel panorama cinematografico italiano già prima del boom della seconda metà degli anni Settanta. Negli anni Novanta, i fumetti giapponesi, noti come manga, invasero il mercato occidentale. LEGGI
Anticipo scolastico: un rovello decennale per i nostri governanti. Marina Boscaino ne ripercorre le tappe e intervista in merito il pedagogista Alain Goussot, docente di Pedagogia speciale presso l’Università di Bologna, educatore, filosofo e storico attento alle problematiche dell’educazione e del suo rapporto con la dimensione etica-politica. LEGGI
Per italiano invece non so esattamente come incastrare esattamente Bertold Brecht... se riesce a darmi qualche consiglio mi farebbe molto comodo”, mi confessa candidamente M. via posta elettronica, in quella pallida imitazione di classe rovesciata (flipped classroom per i cultori del pensiero pedagogico unico) che abbiamo organizzato durante l'anno). LEGGI

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