Aprile 1975: Giorgio Caproni cura, alla radio, una rubrica intitolata “Il Girasole”, attraverso la quale presenta agli ascoltatori un florilegio della letteratura mondiale. Oggi un libro ci restituisce gli eclettici materiali di quell'esperienza.
Esistono regole di ingaggio per chi si accinga a fare critica (o anche solo comunicazione) letteraria? Ovvero, cosa deve o non deve dire una buona recensione?
Un inedito di Remo Ceserani, in cui propone agli studiosi e ai docenti di letteratura di superare le consuete frontiere nazionali, situando la cultura italiana nel contesto dell’Europa e della più ampia comunità mondiale.
“Ogni filologia è figlia di una perdita”, dice la voce narrante del romanzo di Alessandra Sarchi, “La notte ha la mia voce”, che di questo parla: di una perdita.