La letteratura nel corso d’italiano lingua straniera

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La ricerca ha coinvolto gli studenti del sesto semestre della filiera degli studi italianistici, facoltà di Lettere e scienze umane a Rabat, Marocco (a.a. 2014/2015). Questo gruppo-classe era diviso in due sottogruppi: un gruppo in cui la lingua italiana era L2 (studenti marocchini cresciuti in Italia) e un’altro in cui la lingua italiana era LS. Il progetto è partito dall’idea di analizzare i controlli degli studenti e le loro analisi sul romanzo “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo, con l’intento di verificare le loro reazioni alla lettura del romanzo attraverso quanto esplicitato nei controlli scritti, in base allo stimolo proposto dal professore.
Italo Svevo

Due processi intervengono nella lettura di un testo letterario: la comprensione e l’interpretazione. Nella comprensione il lettore studente compie delle operazioni mentali per cui le informazioni linguistiche si trasformano in strutture di significato, mentre nell’interpretazione il discorso si attua a un livello più profondo, coinvolgendo la sfera emotiva e affettiva della percezione dell’esperienza della lettura e arrivando alla personalizzazione della stessa. Se con la comprensione si arriva al significato, con l’interpretazione si intende la costruzione del senso, del non-detto (Lector in fabula di Umberto Eco) e dell’implicito (L’atto di lettura di W. Iser).

Ogni analisi di un testo narrativo comincia con la lettura del romanzo, racconto o fiaba. Riflettiamo sull’uso che gli studenti fanno del romanzo. In base alla nostra osservazione in classe e ai nostri discorsi con gli studenti, vediamo che le letture non sono quasi mai integrali, e ricorrere ai riassunti da internet non permette al lettore studente di “entrare” nell’intreccio, né di familiarizzare con lo stile narrativo.

Dalla nostra prima lettura delle dissertazioni degli studenti abbiamo notato la conseguenza di queste letture non profonde: quasi tutti i controlli contengono le stesse informazioni e le “analisi” appaiono uguali. La parola analisi fra virgolette vuole sottolineare il fatto che nelle dissertazioni c’è più storia che analisi. Se è cosi, quindi, manca l’interpretazione e di conseguenza il non-detto (Eco) non viene manifestato in superficie e l’implicito (Iser) non è portato alla luce per trasformare l’esplicito (Iser) se non in modo superficiale.

Cercheremo ora di proporre una analisi dettagliata delle dissertazioni degli studenti.

Lo stimolo: analizzate Zeno e i suoi rapporti con la famiglia Malfenti (suocero, suocera, le due cognate e la moglie)

Leggendo i saggi letterari prodotti dagli studenti si nota che quasi tutti hanno la stessa introduzione: un accenno all’autore, all’opera e al contesto storico. Il contesto storico è un retroterra iniziale per rendere più agevole la comprensione del testo narrativo. Questo significa che gli studenti hanno provato la stessa esperienza letteraria (Iser) e la stessa costruzione del repertorio (Iser) testuale durante la lezione, hanno avuto la stessa formazione e le stesse indicazioni per una metodologia della scrittura delle dissertazioni. Questo tipo di conoscenze, quindi, evolve attraverso l’esperienza e può essere automatizzato solo mediante un esercizio costante. Per il primo caso, studente del gruppo di formazione marocchina viene identificato con la sigla LS, mentre l’altro verrà definito con sigla L2. Di seguito vediamo alcuni estratti delle verifiche degli studenti.

Estratto di controllo studente LS

La “Coscienza di Zeno” è un romanzo scritto da Italo Svevo e pubblicato nel 1923. Esso è un romanzo particolare di Svevo, nel quale l’autore ha utilizzato la psicoanalisi freudiana, [è] il capo lavoro di Svevo e il piu importante romanzo dell’ 900, che racconta la storia di Zeno Cosini a Trieste durante il dominio austriaco.

Estratto di controllo studente L2

Zeno Cosini è il protagonista del romanzo la “Coscienza di Zeno” scritto da Italo Svevo nel 1919 e pubblicato per la prima volta nel 1923.
Questo romanzo è considerato una rivoluzione letteraria dell’900 perché spezza i canoni ottocenteschi, non ci troviamo più nel romanticismo, realismo. Ma abbiamo un personaggio che critica e giudica se stesso indagando nella sua coscienza, aiutandosi con la psicoanalisi.

In C’è un testo in questa classe Fish sostiene che le condizioni necessarie e sufficienti per una comprensione e interpretazione di un testo letterario sono radicate nel concetto di «comunità interpretativa» (p. 19), la quale è formata «da quanti condividono strategie interpretative non per leggere ma per scrivere testi, per costruire le proprietà» (p. 19). Grazie alla formazione e alla metodologia usata in classe la comunità di classe è diventata uniforme, non c’è tanto margine per una analisi e interpretazione libera e personale, e ciò si manifesta nelle produzioni degli studenti.

Queste dissertazioni sono simili nella strategia di scrittura, nel senso che hanno quasi tutte la stessa linearità nel raccontare i fatti. Da notare invece che si differenziano nello stile del racconto e dell’analisi. Nel primo caso, quello dello studente del gruppo di formazione marocchina, il racconto dei fatti e l’analisi si avvalgono di uno stile e un lessico semplici.

Estratto di controllo studente LS

Zeno è un uomo triestino dopo gli suoi studi, inizia a lavorare in tanti carieri. Cosi, un giorno Zeno si incontra con il signor Giovanni Malfenti a Tergesteo, l‘ultimo è un direttore di un’azienda, di cui Zeno si ammira, perché Giovanni è un uomo abile, serio e un bel (bravo) commerciante.

La stessa cosa si può dire, da un lato, per il caso dello studente L2: il suo modo di raccontare e analizzare porta in sé le caratteristiche stilistiche della comunità interpretativa italiana, nonché l’uso di un lessico misto fra italiano dei libri e il lessico d’uso quotidiano.

Estratto di controllo studente L2 

Zeno cosini un ricco commerciante triestino, è il protagonista narratore di questo romanzo. Questo innovativo e capolavoro fu scritto nel 1919 da Italo Svevo e publicato poi nel 1923.
Dico innovativo perché tratta un argomento e un concetto nuovo e poco conosciuto nei primi anni del novecento, la psicoanalisi.
Infatti il nostro narratore autodiegetico, scrive una sorta di diario personale, su richiesta del suo psicoanalista Dott. S affinché venga curata la sua malattia causata da nevrosi.
Nel capitolo del “fumo” e in quello seguente intitolato “la morte di mio padre” riusciamo a intendere lo starno e ambiguo rapporto che ha con il padre, a volte vorrebbe assomigliarsi e identificarsi nel padre, altre volte la sua posizione e proprio la volonltà di ribellarsi a lui, e addirittura di rifiutarlo e odiarlo.

Nel brano L2 appare chiaro come lo studente sfrutta meglio le conoscenze acquisite durante il corso di critica letteraria (narratore autodiegetico), ed è in grado di formulare in modo più chiaro e più appropriato il rapporto di amore-odio tra il protagonista e suo padre. Questa situazione ci rimanda al concetto di enciclopedia di Umberto Eco.

L’analisi in lingua straniera è un processo con regole e dinamiche proprie. Vediamo le difficoltà che uno studente straniero incontra nell’analisi e stesura di una dissertazione letteraria relative a un romanzo in lingua straniera. Il fattore decisivo, che determina la differenza tra i due processi, è la competenza linguistica. Qui, invece, abbiamo le condizioni avanzate da Fish in C’è un testo in questa classe? per il lettore informato. È un lettore reale che:

  1. ha competenza nativa della lingua del testo;
  2. possiede a pieno “la conoscenza semantica che un maturo ascoltatore […] utilizza per la sua attività di comprensione” ivi compresa la conoscenza (vale a dire l’esperienza di chi è capace di produrre oltre di comprendere) di campi lessicali, di possibilità sintattiche, varietà lessicali, ecc.;
  3. ha una competenza letteraria (p. 55).

Per quanto riguarda la prima condizione, cioè la competenza nativa della lingua, prendiamo prima di tutto in considerazione la grammatica.

La grammatica

Riguarda il sistema generale della lingua, che è depositato nella mente del parlante e viene da lui utilizzato nel parlato spontaneo automaticamente e quasi inconsciamente. Ma nelle costruzioni più elaborate e soprattutto nella produzione scritta interviene una partecipazione consapevole della mente. Questo lo notiamo nella dissertazione del secondo caso (studente L2), dove si nota una maggiore padronanza delle strutture morfosintattiche e delle loro flessibilità, una bella correttezza ortografica, un uso quasi consapevole della punteggiatura.

Estratto di controllo studente L2 

Zeno vuole sposarsi atutti i costi e per cio non gli rimane che chiedere la mano ad Augusta, lo primogenito, perché la sorella piu piccola, Anna, è ancora bambina. “Prendero in sposa Augusta, la piu brutta e che non amo affatto”. Ma con il passar del tempo accorge che è proprio lei la persona addatta a lui e che non poteva farne a meno.
Augusta è un’ottima moglie e anche un ottima madre: ben educata, tranquilla, non si intromette negli affari del marito. Con i suoi attegiamenti riusci [riesce] a poartare in famiglia una serinità che, Zeno non aveva [ha] mai vessuto. 

La competenza semantico-lessicale 

Tale competenza attesta la capacità dello studente di usare le diverse sfumature semantiche adeguandole al contesto. Gli indicatori di questa competenza sono più evidenti nel secondo caso: ampiezza nel repertorio lessicale, appropriatezza semantica e coerenza specifica del registro lessicale (estratto sopra menzionato).

La competenza letteraria

Durante la nostra osservazione abbiamo constatato che questa competenza viene sviluppata:

  • tramite la metodologia e l’insegnamento in classe e le indicazioni di ricerca a casa;
  • tramite l’interdisciplinarità fra la materia romanzo e la materia critica letteraria;
  • tramite l’accostamento ai testi letterari, siano essi poesie, racconti o romanzi, sin dal primo semestre.

Vogliamo evidenziare che gli studenti avevano già studiato e analizzato il romanzo Gli indifferenti di Alberto Moravia. Di conseguenza l’analisi deve contenere anche delle indicazioni e riferimenti a questi romanzi, a questa esperienza letteraria, a questo repertorio condiviso. Ciò non si nota nei controlli degli studenti ed è un altro fattore che rende l’analisi compiuta superficiale.

La competenza analitica e interpretativa

È vero che nelle dissertazioni e nell’analisi riguardante il rapporto del personaggio Zeno con la famiglia Malfenti vengono presi in considerazione degli aspetti psicoanalitici, come la nevrosi e il complesso di Edipo di cui soffre Zeno, ma l’analisi secondo noi rimane meno approfondita, più generica, perché la competenza interpretativa che noi intendiamo trovare nei controlli, invece, deve proporre spiegazioni puntuali, commenti, raffronti e dichiarati giudizi personali in base alla propria cultura e alla propria esperienza letteraria. Questo significa organizzare i commenti intorno a un’idea di fondo, con ricchezza e precisione di informazioni e dati, rielaborazione delle informazioni e presenza di commenti e valutazioni personali.

In conclusione, le dissertazioni non contengono analisi interpretative profonde. Per un’interpretazione profonda bisogna entrare nel merito della psicoanalisi, bisogna prendere in considerazione che il nostro personaggio, Zeno, è malato, nevrotico, bugiardo, ipocrita. Nelle dissertazioni si descrivono le relazioni fra i personaggi, ma non si applica un analisi psicologica delle relazioni come viene evidenziato in questi estratti.

Estratto di controllo studente L2 

Il Sig Cosini si sente nel [a] suo agio nel frequentare la famiglia Malfenti che ormai considera come la sua. Egli si annamora (innamora) dal primo momento di una delle quattro figlie Malfenti, Ada, la piu attraente, la secondogenita. Ella non accetta la sua proposta di matrimonio, perché già innamorata di un certo Guido, che ha [è] meno arrogante e ironico del sig [signor] Cosini. Zeno continuerà [continua] ad amarla per lungo tempo. Dopo il rifiuta di Ada il protagonista si dichiara ad Alberta, la sorella di Ada. Alberta [,] ancora giovane, non pensa a maritarsi e vuole continuare i suoi studi per diventare una scrittrice con la futura cognata [? Incomprensibile]. 

Zeno vuole sposarsi a tutti i costi e perciò non gli rimane che chiedere la mano ad Augusta, lo la primogenita, perché la sorella piu piccola, Anna, è ancora bambina. “Prenderò in sposa Augusta, la piu brutta e che non amo affatto”. Ma con il passar del tempo [si] accorge che è proprio lei la persona adatta a lui e che non poteva [può] farne a meno.

Augusta è un’ottima moglie e anche un’ottima madre: ben educata, tranquilla, non si intromette negli affari del marito. Con i suoi atteggiamenti riusci [riesce] a portare in famiglia una serinità che, Zeno non aveva [ha] mai vissuto.

Estratto di controllo studente LS 

Zeno quando è morto il padre [dopo la morte del padre] entra in contatto con il signor Malfent, un commerciante triestino, [senza virgola] che gli offre un posto di lavoro. Il rapporto fra le [i] due si sviluppa con il [nel] corso del tempo, il protagonista comincia a frequentare casa Malfenti e si innamora di una delle figlie del padrone, Ada, la maggiore e la piu bella delle altre sorelle Malfenti. L’ha chiesto per soposa [la chiede in sposa], ha rifiutato [Ada rifiuta] perché Lei [lei] ama un’ altro [un altro uomo]. poi [Poi] Zeno si rivolge alla sorella minore, Alberta. [,] Da [da] cui viene rifiutato per La [la] seconda volta.

Col [Per il] bisogno di far parte della famiglia borghese, Zeno giunge a chiedere la mano di Augusta, la sola che avrebbe potuto [può] sposare.

Questo matrimonio è voluto e sostenuto molto dalla famiglia.

In base alla nostra esperienza vogliamo proporre qualche possibile approfondimento:

  • Quando si affronta il tema del matrimonio di Zeno con Augusta, sarebbe utile introdurre il concetto di matrimonio da un punto di vista culturale marocchino e da un punto di vista culturale italiano (convivenza, il matrimonio in chiesa, il matrimonio in Comune).
  • Il rapporto moglie-marito e il fenomeno delle “scappatelle” e dell’adulterio. È il caso di Zeno con l’amante.
  • Le malattie e i disagi psicologici che si sono diffuse ai nostri giorni, come la depressione, la nevrosi eccetera.
  • Il rapporto padre-figlio e i litigi familiari a causa del disaccordo fra le generazioni.

Abbiamo avanzato queste proposte di possibili approfondimenti funzionali all’interpretazione basandoci sulla fenomenologia di Iser, il cui punto focale è l’attualizzazione, cioè trattare il testo nel tempo e nel luogo di ricezione, così che il testo stesso supporti altre interpretazioni. Così torniamo al concetto di comunità interpretativa di Fish, nel senso che il testo attualizzato potrebbe essere interpretato in base alle strategie della propria comunità di classe, ma sempre secondo le istruzioni e le regole del testo.

Ancora in base all’esperienza pregressa, all’osservazione di classe e tenendo conto delle teorie sopra avanzate, si constata che fra i motivi di un’analisi non profonda risultano:

  • La mancata attivazione di schemi mentali e culturali propri derivanti dalla carenza di esperienza letteraria.
  • La dipendenza degli studenti da un solo modello di analisi e interpretazione, quello del professore.
  • L’inquadramento dell’analisi dentro il testo e il contesto storico.

Tutto ciò porta ad un’analisi quasi univoca fra gli studenti. A questo punto, finché le analisi seguono un certo modello, sono accettabili e plausibili. Il modello di analisi del professore chiama a una “stabilità interpretativa tra lettori” (Alessandro Raveggi, Ricezione e Finzione. Una teoria della lettura tra struttura e risposta estetica, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Filosofia, 20 Ciclo, 2008, p. 158); fa diminuire, tra l’altro, “le differenti strategie interpretative che un singolo lettore può mettere in opera per produrre testi differenti” (ibidem); direziona verso il testo come oggetto stabile e che funge da controllo.

La prima edizione del romanzo.
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Abdelkrim El Habchi

Ha studiato all’Ecole Normale Supérieure di Rabat e insegna italiano in Marocco.

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