La lettura passiva, i “lettori morbidi” e la partecipazione attiva
Uno dei principali ostacoli alla diffusione della lettura in Italia è la scarsa propensione alla partecipazione attiva alla vita culturale di un’ampia fetta di cittadine e cittadini, accompagnata dalla persistenza di stereotipi che delegittimano la lettura delle persone con basso livello di istruzione o sminuiscono la lettura di opere che vengono considerate commerciali e non godono di prestigio nelle scuole e nelle università.
Uno dei più autorevoli studiosi del fenomeno, Giovanni Solimine, ha descritto questo fenomeno in una sua interpretazione dei dati Istat del 2018, in cui si legge:
Azzardiamo l’ipotesi che i “lettori morbidi” si percepiscano come “lettori di serie B”, forse a causa del basso livello di istruzione e della debole qualità letteraria delle proprie letture. Questi italiani ritengono forse di non avere diritto di cittadinanza all’interno del circuito della partecipazione culturale e considerano il loro passatempo come qualcosa di diverso da una pratica culturale vera e propria.
In questo caso, per ampliare la platea dei potenziali lettori e delle potenziali lettrici occorrerebbe agire non solo avvicinando le persone ai libri e alle pratiche di lettura, ma anche favorendo a scuola lo sviluppo di pratiche e atteggiamenti basati sulla partecipazione attiva, senza la quale rimane difficile acquisire un rapporto durevole e profondo con la lettura letteraria. Leggere letteratura, infatti, richiede uno stile di vita fondato sul desiderio di incontrare e di ascoltare gli altri, di condividere le proprie esperienze estetiche attraverso la conversazione e la scrittura, mettendo sempre in gioco le proprie risorse cognitive ed emotive. In altre parole, per educare alla lettura in modo efficace è necessario agevolare la presa di parola da parte di ogni studente, che deve rendersi conto di avere la possibilità e anche la capacità di partecipare alla vita culturale da protagonista.
Quindi, anche per prevenire o vincere quel senso di inferiorità che caratterizza i cosiddetti “lettori morbidi” e che è tipico delle fasce più deboli della popolazione scolastica (drop out, alunni e alunne a rischio dispersione, ripetenti), la proposta formativa ideata da chi scrive, Simone Giusti e Giusi Marchetta – responsabili scientifici del progetto – intende aumentare il livello di partecipazione nelle classi fornendo alle e ai docenti contenuti intellettuali e tecniche didattiche basate sull’approccio Student voice:
- ascolto della voce dei ragazzi e delle ragazze nelle scuole come potenzialità per il miglioramento delle pratiche d’insegnamento/apprendimento;
- pratiche di democrazia, partecipazione, giustizia sociale nelle scuole;
- progettazione di ricerche con gli/le studenti.
Il percorso formativo “Leggere è partecipare”
Il percorso formativo Leggere è partecipare, rivolto a docenti di scuola secondaria di secondo grado, è articolato in cinque incontri di due ore ciascuno, durante i quali si affronterà un argomento di grande attualità e interesse: il discorso pubblico sulla scuola, il benessere degli studenti, la dispersione scolastica, l’educazione civica e la partecipazione attiva degli alunni alla vita scolastica, la valutazione formativa.
Descrizione degli incontri di formazione
Ogni incontro si terrà online e potrà essere seguito dagli iscritti in modalità sincrona o asincrona. La formazione sarà condotta da un’esperta o un esperto che illustrerà l’argomento individuato e ospiterà un/una docente che ha già sperimentato nel suo insegnamento una pratica didattica basata sull’approccio Student voice.
Alla fine di ogni incontro verrà presentato ai docenti un kit didattico finalizzato al coinvolgimento attivo delle e degli studenti nelle proprie classi.
Ciascun kit didattico conterrà:
- istruzioni e strumenti utili per lo svolgimento di un’attività per gli studenti basata sull’approccio Student voice;
- una selezione di brani da leggere a voce alta per introdurre l’attività nelle proprie classi;
- una bibliografia di saggi e di opere narrative legata al tema dell’incontro, pensata per i docenti e adeguata alle diverse fasce d’età degli studenti;
- un modulo da compilare per effettuare la restituzione dell’attività svolta.
Sperimentazione nelle classi
I e le docenti in servizio che si iscrivono al corso si assumono l’impegno formale – attraverso la sottoscrizione di un patto formativo sulla partecipazione – a realizzare in una delle loro classi almeno uno dei kit didattici proposti e a condividere i risultati raggiunti con l’organizzazione del corso che offrirà un servizio di supporto e di affiancamento.
Al termine degli incontri, quindi, i e le docenti avranno una breve finestra di tempo per indicare una preferenza sulla sperimentazione da effettuare in classe nei mesi di febbraio, marzo e aprile seguendo le indicazioni date dagli esperti. Durante questa fase i curatori del progetto forniranno ai e alle docenti degli strumenti di monitoraggio delle attività e al termine della sperimentazione raccoglieranno i prodotti e i risultati del lavoro svolto nelle classi.
Incontro conclusivo
La voce dei docenti, degli studenti e studentesse sarà ascoltata durante un incontro conclusivo al Salone Internazionale del Libro di Torino. Sarà l’opportunità per confrontarsi sulle attività svolte nelle proprie scuole con gli altri partecipanti al progetto e con gli esperti e le esperte che hanno proposto la sperimentazione. In quell’occasione sarà possibile mostrare al pubblico i prodotti elaborati dalle classi: le interviste, i video, le ricerche, i percorsi sviluppati. L’evento finale si configura quindi come una parte integrante del corso di formazione dei docenti: vi vedremo insieme studenti e professori provenienti da scuole di ogni parte d’Italia che dialogano tra loro e con i docenti dei corso, realizzando un’idea di insegnamento e di apprendimento basato su letture e pratiche condivise, su ascolto e partecipazione attiva di chi la scuola la vive e la fa tutti i giorni.
Programma del corso e iscrizioni
1) Mercoledì 29 novembre 2023, h 17-19
Lezione introduttiva: “Una scuola di parole e di storie”
con Giusi Marchetta e Simone Giusti, responsabili del corso, e lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati, che inaugura e introduce il percorso.
Saluti Istituzionali: Annalena Benini, direttrice del Salone del Libro, e Marino Sinibaldi, presidente del Cepell-Centro per il Libro e la Lettura.
2) Martedì 16 gennaio 2024, h 17-19
“Stare bene a scuola: insegnare in un clima sereno”
con Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta.
3) Martedì 23 gennaio 2024, h 17-19
“Dispersione scolastica e giustizia sociale: insegnare per includere”
con Federico Batini, docente di pedagogia sperimentale dell’Università di Perugia.
4) Martedì 30 gennaio 2024, h 17-19
“Storia della nostra scuola: insegnare a partecipare”
con Vanessa Roghi, storica.
5) Martedì 6 febbraio 2024, h 17-19
“Una valutazione educativa: insegnare a valutare e a valutarsi”
con Cristiano Corsini, docente di Pedagogia sperimentale all’Università Roma Tre.
La partecipazione alla formazione è gratuita e richiede la registrazione dei docenti alla piattaforma SalTo+ (dopo aver completato la sezione “Profilo” è necessario inserire il codice meccanografico del proprio istituto e le informazioni richieste). Alle e ai docenti sarà consentito seguire gli incontri sia in diretta sia in modalità asincrona sul canale YouTube del Salone Internazionale del Libro.
Al termine di ogni incontro sarà possibile scaricare, dalla piattaforma del Salone SalTo+, l’attestato di presenza dell’incontro svolto; al termine del ciclo di incontri, alle e ai partecipanti saranno riconosciute 10 ore di formazione (due per ciascun incontro) per il percorso online con un attestato scaricabile sempre da SalTo+. Al termine della sperimentazione in classe sarà possibile scaricare un secondo attestato di 10 ore di formazione per la sperimentazione.
Le iscrizioni al corso si chiuderanno mercoledì 10 gennaio 2024
Per informazioni scuola@salonelibro.it; +39 3317870637 | + 39 3314052153 | +39 011 89 04419 | +39 0118904420.
Link al programma e alle iscrizioni: https://www.salonelibro.it/salto-scuola/educare-alla-lettura-2023.html