Attualità

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Presentato fuori concorso a Venezia, The Canyons è un’interessante riflessione metalinguistica sul fare cinema, o meglio sull’impossibilità di fare cinema. Le inquadrature iniziali descrivono aree urbane desertificate e fatiscenti. Cinematografi abbandonati e cadenti sembrano annunciare la morte del cinema - o forse solo dell’esperienza collettiva della visione, del luogo in cui si consuma un rito sociale, sacro. LEGGI
Anche da noi attorno alle tesi di Prensky è nata una discussione vivace. Da una parte vi è l’entusiasmo degli innovatori, per i quali i cambiamenti sono urgenti e improcrastinabili; dall’altra vi sono le riserve di chi vede nella rivoluzione digitale una “bolla educativa” destinata a sgonfiarsi. LEGGI
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Il problema dei libri di testo e delle adozioni è diventato il fulcro di ogni decreto e di ogni legge sulla scuola approvata negli ultimi anni, nel nome di “verità” tutte da dimostrare, che pretendono però di imporsi con furore ideologico come “senso comune”. A vederli in sequenza, articoli, commi e modifiche relative, sembrano tutti ispirati dalla fissazione contro l’uso dei manuali nella scuola e la ragione stessa della loro esistenza. LEGGI
Le mappe sono una delle star della (presunta) innovazione metodologica; troppo spesso sono considerate una panacea universale in grado di risolvere molti – se non tutti – i problemi dell’apprendimento. Sono lo strumento di mediazione didattica forse più noto a livello del senso comune e meno conosciuto nel merito. LEGGI
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Forse avrei dovuto dirlo.
Mi sarei dovuto alzare, avrei dovuto prendere il microfono e raccontare di mio figlio F., quindici anni, seconda superiore. Di quando l'ho visto accendere il computer, sfogliare un ebook, tirare fuori dalla cartella un blocco e una matita e cominciare a scrivere. LEGGI
Cosa serve per rendere veramente digitale un testo? Sia il libro sia la rete, l'uno immerso nella vertiginosa sconfinatezza dell'altra. Il primo (non necessariamente di carta) inteso come contenitore di informazioni ordinate sequenzialmente, più o meno rigido; la seconda elastica, potenzialmente illimitata, scomponibile e ricomponibile a piacimento. LEGGI
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Se dovessi raccontare la storia, o meglio le storie della poesia italiana contemporanea, comincerei da un viaggio in Romagna per andare a trovare Giovanni Nadiani, detto Giona o Zvan, poeta e prosatore, autore di teatro e performer, traduttore, Übersetzer, esperto di lingue e letterature germaniche, e amico, anche. Che non è poi così irrilevante, quando si parla di arte. LEGGI

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