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Istruzione

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Per molti tipi di consumo gestire l’abbondanza è più rilevante del far fronte alla scarsità. Il consumo di cibo e quello di comunicazione mostrano somiglianze particolarmente interessanti: e oggi corriamo il rischio di "obesità mediale". Ne parliamo con Marco Gui.
Oggi nella mia scuola è l'ultimo giorno di lezione. Per molti aspetti è uguale a tutti quelli precedenti, che si succedono sostanzialmente identici da anni e anni. Gli studenti “non hanno portato niente” perché - per consolidata tradizione - in questa occasione “non si fa nulla”.
Nella vita scolastica e nello studio domestico gli allievi sono continuamente esposti a input linguistici molto vari. Il fatto che l’input offerto venga sempre compreso è l’obiettivo del progetto MILEL, frutto della collaborazione tra Loescher e il Centro di Ricerca sulla Didattica delle Lingue di Ca’ Foscari Venezia.
Insegnare matematica in tedesco in una scuola in lingua italiana? Non sarebbe meglio dedicarsi alle discipline meno impegnative, alle educazioni? La risposta è diversa da quanto ci si aspetterebbe.
Anticipo scolastico: un rovello decennale per i nostri governanti. Marina Boscaino ne ripercorre le tappe e intervista in merito il pedagogista Alain Goussot, docente di Pedagogia speciale presso l’Università di Bologna, educatore, filosofo e storico attento alle problematiche dell’educazione e del suo rapporto con la dimensione etica-politica.
Per italiano invece non so esattamente come incastrare esattamente Bertold Brecht... se riesce a darmi qualche consiglio mi farebbe molto comodo”, mi confessa candidamente M. via posta elettronica, in quella pallida imitazione di classe rovesciata (flipped classroom per i cultori del pensiero pedagogico unico) che abbiamo organizzato durante l'anno).
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Difficilmente la lingua franca del futuro sarà il mandarino, ma solo perché è troppo complicato. Negli ultimi anni, però, se si ragiona su scala mondiale, il cinese è la lingua più studiata dagli stranieri. E come lingua madre è da sempre la più diffusa. Abbiamo svolto una ricerca per vedere come si prevede che sia il futuro linguistico del pianeta.
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L’apprendimento integrato di lingua e contenuti costituisce una forte innovazione per la scuola italiana. Confrontarsi con una nuova metodologia rappresenta una sfida per molti docenti: insegnare utilizzando una lingua straniera porta a un ripensamento del ruolo della lingua dello studio. Per questo il CLIL diventa un potente strumento di riflessione comune.
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CLIL è la parola d’ordine del prossimo anno scolastico, quando diventerà obbligatorio. Nel nuovo numero de La ricerca l'abbiamo osservato da vicino.
Una delle più dirompenti affermazioni di Lorenzo Milani (di cui parlavamo qualche giorno fa) è la seguente: “Non c’è nulla che sia ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”. Tra le prassi che violano questo dettato democratico vi è – almeno a mio giudizio – la prima prova dell’Esame di Stato, quella comune a tutte le scuole, ma pensata per chi ha un percorso liceale.

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