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Istruzione

Su Wikipedia la definizione è presente in lingua inglese e in lingua portoghese, ma non ancora in italiano. Sto parlando dell’“Evangelista tecnologico”, appena proposto dal ministro dell’istruzione Giannini, nell’ambito dell’immancabile evocazione della necessità assoluta e inderogabile di digitalizzare la scuola.
La valorizzazione del lavoro e delle competenze andrebbe promossa nella scuola ove attualmente si lavora molto gratis, un po’ per passione, un po’ per “non perdere classi” e perciò posti di lavoro. Provo a formulare alcune proposte che mancheranno di un impianto complessivo, ma che di per sé potrebbero essere attuate utilmente.
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Passato, presente e futuro della Lip, Legge di Iniziativa Popolare per una Buona Scuola della Repubblica.
Un sabato mattina di giugno, la tv accesa e il Premier che parla. Poso il libro, ascolto. Rifletto. Su soffitti in testa, narrazioni sociali, insegnanti e allievi. Su mandati e fiducia. E infine lancio una proposta anch'io.
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Il saggio/articolo su La violenza e non-violenza: due volti del Novecento rappresenta la negazione della storia, la morte di qualunque tentativo serio e misurato di riflessione sul nostro passato. I documenti sono proposti con una sciatteria che rasenta l’incompetenza: il capolavoro è la citazione del discorso del '63 di Martin Luther King, dato semplicemente con il link all’edizione on line della Repubblica del 28 agosto 2013. Forse – con rispetto parlando – si tratta di un’intervista ottenuta tramite seduta spiritica.
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È in corso la prima prova scritta, quella di italiano, quella identica per tutti gli indirizzi, quella che fa parti uguali tra disuguali. Quella il cui testo, criptato con “tecnologie militari”, è disponibile sul web poche decine di minuti dopo l'inizio del lavoro, a dire la verità con un ritardo davvero inspiegabile rispetto agli anni precedenti.
Ci interessa che la scuola licenzi cittadini con un bagaglio affidabile e considerevole di competenze da spendere nella vita e nel lavoro, e dunque improntare didattica e consequenziali prove su quest’obiettivo? O piuttosto desideriamo che si perpetui l’omeostasi della scuola, nonostante i risultati poco incoraggianti e le evidenti criticità?
Tesina o non tesina? Questo è il dilemma! Se siete tra coloro che hanno deciso per il sì, ecco alcuni consigli tecnici dell’ultima ora, perché non c’è più tempo per quelli di principio e di fondo (uno tra tutti, non ridursi a lavorare sulla tesina negli ultimi giorni).
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Dalle prime esperienze negli anni Novanta del secolo scorso a oggi, l’insegnamento secondo la metodologia CLIL configura nel nostro Paese un panorama molto vario di esperienze. Ripercorriamo qui i “modelli CLIL” dell’Italia e tracciamo un quadro d’insieme della normativa di riferimento.
È di questo inverno la notizia che in una quinta liceo classico del Liceo Colombo di Genova tutti gli alunni hanno scelto di non avvalersi dall’ora di religione, e non a causa di conflitti con il docente.

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