“Da allora in poi leggere un libro avrà tutto il sapore di essere giudicati. E se anche intorno all’ipotetico lettore non ci sono più professori, è il libro stesso che diventa giudice del livello culturale del lettore che, per non incontrare questo giudizio, eviterà di leggere libri” (Umberto Galimberti).
Dunque si dovrebbe imputare proprio alla scuola la disaffezione alla lettura? Esiste un modo per smentire il pessimistico giudizio di Galimberti? Riflettendo su questi temi un gruppo di insegnanti di Pavia sta lavorando, dall’inizio dell’anno scolastico, al progetto Silenzio… adesso si legge.
Almeno una volta alla settimana la giornata scolastica inizia con la lettura ad alta voce da parte dell’insegnante (di italiano, ma anche inglese, matematica, ecc., secondo il turno) di un breve racconto a sua scelta, della durata di circa dieci minuti. Ciò che viene chiesto agli studenti è solo ascoltare in silenzio, per il puro piacere di prestare orecchio a una storia. E poi, niente: per una volta tanto nessuna analisi del testo, nessuna interrogazione, nessuna verifica. Nulla deve turbare il semplice gusto di ascoltare.
Il progetto prevede il coinvolgimento di tutte le scuole, inferiori e superiori, e anche delle famiglie, in modo che gli alunni più piccoli possano stimolare i genitori all’abitudine di leggere storie ai propri figli.
Silenzio…adesso si legge si inserisce nell’ambito di Leggere.Pavia, una grande iniziativa che coinvolgerà l’intera città nel corso dell’anno 2013.