Leggere un libro con la classe #5

Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Quinto appuntamento per la rubrica a cura di Simonetta Damele: proposte di lettura con schede di libri selezionati per lettori di diverse età.

Un altro romanzo di Morosinotto che avvince per la trama e per l’ambientazione: è un’avventura piena di colpi di scena che si svolge in Unione Sovietica sullo sfondo della seconda guerra mondiale, quando lo spettro nazista incombe sulla città di Leningrado che sta per essere assediata.

Il romanzo è formato dai diari scritti da Viktor e Nadya, i due fratelli gemelli protagonisti, ed esaminati dal colonnello Smirnov, l’ufficiale responsabile dell’NKVD o Commissariato del Popolo per gli Affari interni (polizia segreta sovietica), con l’obbiettivo di determinare le sorti dei due giovani: le azioni da loro compiute sono degne di punizione o di lode?

Le vicende personali e quotidiane narrate nei diari si intrecciano con le vicende della Storia: lo stesso autore, infatti, scrive che il libro è «un romanzo quasi storico, nel senso che parla di personaggi esistiti e di altri immaginati; di verità così incredibili da sembrare finte, e di finzioni che avrebbero potuto accadere davvero».

Riportiamo di seguito la trama, riservando la trattazione di aspetti particolari nella successiva scheda di analisi.

LA STORIA

La situazione iniziale

È domenica 22 giugno 1941, una bella giornata di sole, «fa così caldo che vien voglia di fare i tuffi». Viktor e Nadya hanno accompagnato i genitori all’Ermitage, il grande museo dove il padre e la madre lavorano come assistenti del direttore. La famiglia è accolta con gioia dagli impiegati che improvvisano una piccola festa: si accende la radio per ascoltare musica, si mangiano panini, qualcuno balla, altri cantano.

L’esordio

«Zitto, Vladimir, zitto».
«Che c’è?».
«La radio! Fammi sentire cosa dice la ra…».

La radio ha interrotto la musica e trasmette una notizia tragica:

«Cittadini dell’Unione Sovietica! Oggi alle quattro del mattino le truppe tedesche hanno attaccato la nostra nazione e i loro aerei hanno iniziato a bombardare le nostre città!».

I nazisti hanno cominciato l’invasione dell’Unione Sovietica, violando il trattato di non aggressione firmato in precedenza. Tutti hanno paura e il panico dilaga presto in città, anche perché Leningrado non è lontana dal confine: davanti ai negozi si formano lunghe file di persone che vogliono fare provviste per resistere all’assedio del nemico. Anche i genitori dei gemelli sono sempre più assenti perché impegnati a evacuare l’Ermitage per mettere in salvo le opere d’arte contenute al suo interno.

Considerata la gravità della situazione, il “comitato cittadino” prende provvedimenti estremi per tutelare la popolazione più debole: tutti i bambini devono imbarcarsi su “treni speciali” e lasciare Leningrado che sta per essere cinta d’assedio; i genitori, invece, devono rimanere per fare fronte alle necessità di difesa della città. La separazione dei bambini dalla famiglia è dolorosa, ma la prospettiva è quella di ricongiungersi in futuro: i gemelli promettono ai genitori – e a se stessi – di stare vicini e di avere cura l’uno dell’altro.

Le peripezie

Il 3 di luglio, Viktor e Nadya, insieme a tanti altri bambini, sono alla stazione in attesa di salire sul treno, ma quando arriva il loro turno, inaspettatamente un funzionario separa i due fratelli: Nadya sale sul treno 76 mentre Viktor è assegnato a quello successivo. Il ragazzo è prima disperato, poi preoccupato, infine si fa forza pensando che la destinazione è la stessa per entrambi, si incontreranno dopo. Ma il treno di Nadya non arriverà mai a Kazan, nella Repubblica del Tatarstan, nel kolchoz cui Viktor è destinato. La ragazza giungerà prima nella città di Mga, poi a Shlisselburg e infine nella fortezza di Oreshek che sorge su un isolotto affiorante dalle acque del lago Ladoga. I gemelli annotano sui quaderni vicende e pensieri, dimostrandosi preoccupati per le rispettive sorti ma decisi a combattere per salvarsi e ricongiungersi.

Il 4 di agosto, Viktor, ormai lontano dalla sorella, riceve una notizia terribile: il treno sui cui viaggiava Nadya è stato vittima di un attacco aereo e nessuno è sopravvissuto. Il ragazzo, però, non crede all’accaduto, sente che Nadya è ancora viva e, insieme a ad alcuni amici, si mette in viaggio per ritrovarla.

Le disavventure che Viktor affronta sono molteplici. In sintesi, il ragazzo fugge dal kolchoz. Giunge prima a Mosca, dopo aver navigato per un lungo tratto sul Volga. Nella capitale sale di nascosto su un treno di detenuti destinati al gulag di Rybinsk. Nel campo il ragazzo vive l’esperienza dei lavori forzati, della fame e della sofferenza, ma riesce con grande rischio a evadere e si rimette in marcia per trovare la sorella. Attraversando a piedi la sconfinata terra russa e affrontando ogni sorta di pericolo, oltre al gelo e alla neve che in novembre attanagliano il territorio, giunge alla fortezza di Oreshek dove si trova la sorella Nadya, anche lei coraggiosa protagonista di vicissitudini e imprese eroiche.

La conclusione

I due fratelli si riabbracciano e stabiliscono un piano per ritornare a Leningrado dalla famiglia. Sarà Viktor a raggiungere per primo la città, con la promessa di ritornare indietro a prendere la sorella. Agli occhi di Viktor, Leningrado appare una città distrutta, martoriata dai bombardamenti, disseminata di cadaveri, i cui i superstiti sembrano «cadaveri avvolti nei cappotti». Il ragazzo raggiunge a stento il Palazzo di Stato Maggiore dell’esercito dove finalmente è al sicuro, può raccontare la sua storia e ritrovare la madre. Il padre, arruolato nella Milizia Popolare, è deceduto. 

Il comando di Leningrado invia rinforzi alla fortezza di Oreshek e libera Nadya. Si chiarisce nel finale anche l’intrigo politico a causa del quale il treno 76, quello di Nadya, era stato deviato a Mga e i passeggeri inviati a Shlisselburg.

UNA PISTA DI LETTURA PER GLI ALUNNI

Forniamo agli alunni una “pista” da seguire man mano che la lettura personale procede (o alla fine della lettura), in modo che essi colgano alcuni aspetti salienti e certe tecniche narrative sulle quali intendiamo discutere a lettura conclusa.

Nella prima colonna della tabella sono elencati gli argomenti di maggiore interesse (relativamente al romanzo in questione); nella seconda ci sono le domande che gli alunni devono porsi; nella terza alcuni spunti per l’insegnante.

Sfolgorante luce SCHEDA

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Simonetta Damele

Coautrice Loescher di antologie di Italiano e di Epica per le medie e le superiori.

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