La proposta di lettura cade su un romanzo molto recente e ben riuscito. L’autore ha scritto tante altre cose per il pubblico dei suoi giovani lettori, ma questa volta ha studiato proprio una bella storia, di quelle che avvincono i ragazzi ma piacciono anche agli adulti. Si tratta di un’appassionante avventura che ricorda quelle di Tom Sawyer, citato in un preciso passo del romanzo.
Proporne la lettura ai ragazzi significa soddisfare il loro piacere di leggere e, allo stesso tempo, avere l’occasione di fare in classe qualche riflessione più sentita sulle tecniche narrative e sui temi del romanzo.
Suggerirei di proporne la lettura ai ragazzi, leggendo prima in classe l’introduzione del traduttore:
Il libro che state per leggere è un’opera di fantasia. Ogni riferimento a fatti, luoghi, persone e società esistenti o esistite è puramente casuale
Questa storia è ambientata in un’epoca passata. Il consumo di alcol e sigarette da parte di minori, il gioco d’azzardo, i riferimenti sessuali e razziali, e insomma tutte le altre cose scandalose contenute in queste pagine, rispecchiano la sensibilità degli anni in cui si volge la storia e potrebbero urtare un ragazzino moderno e responsabile.
Perciò, ragazzi moderni e responsabili, il mio consiglio è di leggere questo libro di nascosto dai vostri genitori.
Potrebbe funzionare come sprone alla lettura.
La storia
La situazione iniziale
Louisiana, 1904. Nel bajou del delta del Mississippi vivono Te Trois, Eddie, Julie e Tit, quattro amici assai diversi per carattere ed estrazione sociale. Te Trois è orfano di padre, vive con la madre e altri tre fratelli: è un ragazzino vivace, temerario, sfacciato, sempre pronto all’avventura. Eddie è più pacato, riflessivo, spesso timoroso: figlio del medico del paese, è l’unico ragazzo che porta gli occhiali. Si ritiene uno sciamano, più esattamente lo “sciamano della palude”: in effetti conosce bene i pericoli del bajou perché il vecchio Joe, l’uomo –medicina degli indiani Choctaw, gli ha insegnato a “parlare con i serpenti e con gli uccelli”. Julie e Tit sono sorella e fratello: lei ha la pelle bianca, lui ha la pelle nera, perché la madre li ha avuti da padri diversi. La donna, bollata come prostituta, è emarginata dalla gente del paese e anche i suoi figli sono esclusi dalla comunità sociale. Julie è bella, intelligente, decisa, ma soffre e vorrebbe scappare via dal paese. Prova grande affetto per il fratellino Tit, il più piccolo della banda. Tit non parla mai, ha strane manie e fissazioni, per esempio memorizza e ripete serie ordinate di numeri: è considerato un tipo strano, un po’ ritardato (oggi probabilmente diremmo che Tit è autistico).
I quattro amici hanno costruito un rifugio segreto nel bajou, “una capanna che io e gli altri della banda – dice Te Trois – avevamo costruito ai margini del bayou, la grande palude, ed era tutta nascosta da un intrico di liane penzolanti, e da sciami di zanzare grosse come rondini. […] Lo avevamo arredato con un mucchio di roba utile, e ci si poteva arrivare in barca oppure superando il Ponte Fragile e un tratto di sabbie mobili pericolosissimo, dove si diceva che fossero morte decine di persone. Amavo quel posto. Ogni volta, arrivarci era un’avventura (e poi ovviamente noi conoscevamo il passaggio segreto di terra stabile, nascosto nel pantano)”.
I ragazzi hanno costruito anche una canoa con cui si muovono nelle zone paludose del bayou, organizzando battute di pesca e stando ben attenti a non farsi mordere dai mocassini acquatici – velenosi serpenti – e a non diventare pasto degli alligatori che si nascondono nelle acque melmose.
L’esordio
Un giorno, invece di un pesce, tirano su una vecchia latta di zuppa di pomodoro. Dall’interno vengono fuori un bel mucchio di acqua e di fango e … tre monete, monete da un dollaro. Tre dollari! Per l’epoca si tratta di una cifra considerevole, e i ragazzi riflettono attentamente prima di decidere come spenderla. È Julie a proporre l’idea migliore: “Potremmo comprare qualcosa dal Catalogo”. Si tratta del RINOMATO CATALOGO CONVENIENZA WALKER & DAWN, secondo la pubblicità il libro più letto d’America dopo la Bibbia. Tutti lo conoscono, perfino chi non sa leggere perché basta sfogliare le sue duemila pagine piene di oggetti di tutti i tipi, ognuno con il suo disegno preciso: bottoni, medicinali, martelli, carrozze, selle per cavalli, gioielli, orologi, cappelli, vestiti, scarpe, fucili, insomma basta pensare un oggetto, uno qualsiasi, e si può star certi che sul catalogo c’è. Per la banda dei quattro il catalogo è la cosa più straordinaria che esista.
Gli amici sono d’accordo: compreranno l’oggetto più elettrizzante e proibito del catalogo, una pistola della polizia.
Le peripezie
Le difficoltà cominciano già con l’inviare la domanda di acquisto e nel ricevere il pacchetto senza farsi scoprire dai genitori. Quando il pacco finalmente arriva, dopo giorni di spasmodica attesa, la delusione è tanta perché nella scatola ben incartata non c’è l’agognata pistola ma un vecchio orologio da taschino, per di più rotto.
Che fine ha fatto la pistola? Sicuramente c’è stato un errore nella spedizione. Cosa fare? Come riavere l’articolo ordinato? I ragazzi non sanno ancora che quel vecchio orologio diventerà il mezzo per vivere emozionanti avventure e ottenere una grande fortuna.
Inaspettatamente un agente del Rinomato Catalogo giunge al paese per risolvere l’equivoco. Chiede ai ragazzi di restituire l’orologio in cambio di una bella ricompensa: cinquanta dollari!
Ma l’atteggiamento di Jack, l’agente, e la grossa cifra proposta in cambio insospettiscono la banda. Da alcuni documenti trovati indosso a Jack, i quattro amici scoprono un legame tra l’orologio e gli interessi di Walker, l’uomo d’affari a capo della ricchissima società di Chicago. Egli, in realtà ha promesso una ricompensa ancora più grande a chi gli restituirà l’orologio inviato per sbaglio: quattromila dollari!
È così che i quattro decidono di lasciare il paese in gran segreto per raggiungere Chicago e incassare personalmente la ricompensa.
Partono, di nascosto da tutti, con pochi soldi in tasca, ignorando completamente la vastità dell’America e le strade che stanno per percorrere, affrontando avventure degne di Tom Sawyer.
Prima su una zattera, poi su un traghetto, quindi a piedi, infine col treno a vapore, raggiungono città grandi e ignote: New Orleans, Memphis, Cairo, St. Louis. Incontrano personaggi di ogni tipo, alcuni aiutanti altri antagonisti che mettono alla prova le capacità di resistenza e sopravvivenza dei ragazzi. Ma alla fine i quattro raggiungono Chicago.
I ragazzi, dopo un susseguirsi di disavventure (Julie viene addirittura rinchiusa in una casa di correzione del tutto simile a una galera), riescono a raggiungere la sede della Walker & Dawn e a incontrare il suo facoltoso e misterioso proprietario. A questo punto la trama avventurosa intreccia i suoi fili con quelli del giallo: trovano allora spiegazione gli enormi interessi economici legati all’orologio, per il possesso del quale sono stati commessi due omicidi e dei quali i nostri protagonisti svelano il colpevole con l’aiuto di Ellie, una giornalista.
La conclusione
Con un colpo di scena tanto inaspettato quanto fortunato, la vicenda dei ragazzi ha una felice soluzione: diventano legittimi proprietari di una enorme ricchezza che permette loro di aiutare le famiglie e vivere sereni fino alla vecchiaia.
La storia ha un epilogo del tutto particolare: i ragazzi, a distanza di tanti da anni, si ritrovano a Chicago. Sono diventati anziani, ognuno ha avuto una vita diversa ma il loro sodalizio è sempre intatto.
Una “pista di lettura” per i ragazzi
La lettura del romanzo si presta a esemplificare alcuni argomenti di narratologia che si affrontano nell’ambito dell’analisi del testo. Possiamo, pertanto, fornire agli alunni una “pista” da seguire man mano che la lettura personale procede, in modo che essi colgano alcuni aspetti salienti e certe tecniche narrative sulle quali intendiamo discutere a lettura conclusa.
Nella prima colonna della tabella sono elencati gli argomenti di maggiore interesse (relativamente al romanzo in questione); nella terza ci sono le domande che gli alunni devono porsi nel corso della lettura, in modo da appuntare concetti/ osservazioni significative; nella terza alcuni spunti per l’insegnante.