La prof #3

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Guardare i ragazzi mentre si concentrano per la verifica, studiarli e ricordarmi com’era essere al loro posto.

 

Verifica di geografia. Su fiumi e laghi. Oggi ci sono tutti, il che è strano, dato che spesso qualcuno sta strategicamente a casa. La verifica è facile, qualche crocetta, qualche vero o falso, qualche domanda aperta. Appena entrata in classe ho visto Stella mettersi un fogliettino in tasca, ed è impercettibilmente predisposta a girarsi verso Nicoletta. Probabilmente si sono messe d’accordo per aiutarsi a vicenda. Nicoletta fa le pause tipiche di chi sta aspettando che la prof. distolga lo sguardo per precipitare gli occhi sul compito della compagna. Ma io sono un mastino, e non la sto mollando.

Bred si tiene la testa con una mano e con l’altra scrive, ha già controllato se sul retro del foglio gli esercizi continuano. Catalin ha deciso che prenderà quattro e gioca con la colla stick, impiastricciandosi le mani e creando filamenti come Spiderman. Martina ha chiesto la data di oggi, dopo che altri cinque compagni prima di lei mi avevano già posto la stessa domanda. Eugenio invece sta scrivendo tutto concentrato, fa vibrare una gamba per la tensione e la sua penna sbatte rumorosamente le parole sul foglio. Martina non scrive nemmeno più. Sospira e mi guarda, come se volesse carpire le risposte attraverso l’osservazione dei miei movimenti. Giovanni si sfrega gli occhi, e sembra piccino in quel gesto, sembra tornato il bambino che è stato e che io non ho conosciuto.

Poi, a un tratto, il primo mi riconsegna il compito. Incoraggiati da lui, si alzano altre tre persone. Sembra che stessero aspettando solo che qualcuno rompesse il ghiaccio, mentre si dicevano: “Se consegno ora la prof. penserà che non ho studiato abbastanza, perché sono stato troppo veloce”…

Qualcuno ha già finito e qualcuno sta ancora combattendo con le crocette, cercando di ripescare negli angolini più nascosti della memoria quali sono le cinque diverse origini dei laghi, o quale sia la definizione di bacino idrografico. Scrivono veloci, parlando sottovoce, cercando di avere un bel racconto da portarsi a casa, una storia da dire di cui poter andare fieri.

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Chiara Pasin

Insegnante di lettere alla scuola secondaria di primo grado, ex libraia, diplomata alla Scuola Narrazioni Arturo Bandini. Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati in raccolte di autori esordienti. Ascolta, osserva, sta in silenzio. E poi, scrive.

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