#iorestoacasa: musica per rasserenarci

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Quand’ero adolescente e avevo voglia di piangere, forse per un litigio o una telefonata che non arrivava, o semplicemente perché ero adolescente e avevo voglia di piangere, mettevo sul mio giradischi arancione “Love me” dei Bee Gees, e piangevo. Ho sempre pensato che la musica fosse l’arte che arriva più direttamente alle emozioni e che supera più facilmente i confini. Quindi, in casa, ascoltiamo musica.

Ci sono varie iniziative online in questo periodo. Il Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Michele Dall’Ongaro, ha annunciato sulla pagina Facebook dell’Accademia che, grazie alla disponibilità di Rai Cultura, nei giorni e nelle ore tradizionalmente riservati ai concerti sinfonici (giovedì ore 19.30, venerdì ore 20.30, sabato ore 18.00), si potrà avere accesso a una selezione di concerti, corredati dai relativi programmi di sala scaricabili in formato pdf. Collegandosi ai profili social o al sito dell’Accademia di Santa Cecilia, sarà quindi possibile assistere a tre concerti diversi, che verranno sostituiti con altri tre concerti la settimana successiva.

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I Berliner Philharmoniker, da parte loro, hanno eseguito a porte chiuse il concerto previsto per il 12 marzo, che verrà riproposto il 13 e 14 marzo.

Ma ci sono anche moltissimi cantanti italiani che hanno fatto, o stanno per fare, concerti “casalinghi” in diretta: seguiamoli sui loro social. È il caso, ad esempio, di Francesco Gabbani o Gianna Nannini. Il Lucca Summer Festival, invece, ha creato una playlist su Spotify con i brani più noti degli artisti invitati al Festival.

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E poi ci sono dei siti particolari, forse meno noti di quelli che già tutti conosciamo, che vale la pena esplorare. Un esempio è Canzone italiana, progetto nato dalla collaborazione fra il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca, quello degli Esteri, SIAE, FIMI, associazioni, musicisti e collezionisti.
Sulla piattaforma si possono ascoltare brani italiani che spaziano dal 1900 al 2000, suddivisi sia per periodo che per categoria (es. arie e romanze, canzonette, inni patriottici, Napoli canta, Sanremo, canzoni d’autore…). Un’intera sezione è dedicata alle tradizioni popolari, articolate per regione, mentre un’altra raccoglie vere e proprie playlist. È possibile fare sia una ricerca libera che una ricerca avanzata, per titolo, autore, anno, artista, esecutore, casa discografica e altro.
Difficile staccarsi da questo portale.

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Un altro sito particolarmente interessante è quello che raccoglie le registrazioni audio messe a disposizione online dalla Boston Public Library. Si tratta di una ricchissima collezione di brani di generi diversi, musica classica, opera, pop, rock, jazz e blues, che spazia dai 78 giri di inizi Novecento ai 33 giri degli anni Ottanta.

Possiamo trovare, ad esempio, Over the Rainbow cantata da Judy Garland, la voce di Beniamino Gigli, brani d’opera, Duke Ellington, Frank Sinatra, Louis Armstrong, Glenn Miller, e moltissimi altri artisti, utilizzando le varie possibilità di ricerca offerte dal sito.

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Troviamo anche Botch-a-me, cantato da Rosemary Clooney, la versione inglese di Ba-Ba-Baciami Piccina. Perché sì, torneremo anche a baciarci.

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Elena Franchi

È storica dell’arte, giornalista e membro di commissioni dell’International Council of Museums (ICOM).
Candidata nel 2009 all’Emmy Award, sezione “Research”, per il documentario americano “The Rape of Europa” (2006), dal 2017 al 2019 ha partecipato al progetto europeo “Transfer of Cultural Objects in the Alpe Adria Region in the 20th Century”.
Fra le sue pubblicazioni: “I viaggi dell’Assunta. La protezione del patrimonio artistico veneziano durante i conflitti mondiali”, Pisa, 2010; “Arte in assetto di guerra. Protezione e distruzione del patrimonio artistico a Pisa durante la Seconda guerra mondiale”, Pisa, 2006; il manuale scolastico “Educazione civica per l’arte. Il patrimonio culturale come bene dell’umanità”, Loescher-D’Anna, Torino 2021.
Ambiti di ricerca principali: protezione del patrimonio culturale nei conflitti (dalle guerre mondiali alle aree di crisi contemporanee); tutela e educazione al patrimonio; storia della divulgazione e della didattica della storia dell’arte; musei della scuola.

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