In prima linea

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Il mese di giugno, complice il lungo stop causato dalla pandemia, è stato particolarmente ricco di proposte interessanti. Tra i molti film, è arrivato sul grande schermo In prima linea, uno splendido documentario sul mestiere del fotoreporter.

Il lavoro del fotografo di guerra è legato indissolubilmente al mito dell’agenzia Magnum e a figure leggendarie del calibro di Robert Capa, testimone dei principali eventi del Novecento, dalla Guerra civile spagnola allo sbarco delle truppe alleate sulle spiagge della Normandia, dalla campagna in Sicilia alla guerra arabo-israeliana.
Fedele alla sua celebre frase: «Se le tue foto non sono buone, vuol dire che non eri abbastanza vicino», Capa è sempre stato a pochi passi dai soldati, spesso nel cuore delle battaglie, tanto da trovare la morte su una mina durante la guerra in Indocina nel 1954. Un destino avventuroso e tragico, condiviso con un altro grande fotografo di Magnum, David Seymour, che perse la vita documentando i combattimenti della Crisi di Suez del 1956.
Il documentario ci porta dentro le giornate di un fotoreporter, raccontando le esperienze e le testimonianze di tredici professionisti contemporanei. Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso hanno illustrato il mondo del fotogiornalismo senza inutile retorica, concentrando l’attenzione su uno dei lavori più affascinanti al mondo. Protagonisti di questo viaggio nella fotografia, spesso vissuto in prima linea nelle zone più calde del pianeta, sono Isabella Balena, Giorgio Bianchi, Ugo Lucio Borga, Francesco Cito, Pietro Masturzo, Gabriele Micalizzi, Arianna Pagani, Franco Pagetti, Sergio Ramazzotti, Andreja Restek, Massimo Sciacca, Livio Senigalliesi, Francesca Volpi. I loro racconti tessono una trama di vite dense di ricordi ed emozioni, che danno conto di un’esistenza completamente immersa nella professione. Partendo dalle ore passate in camera oscura, ormai ricordo di generazioni passate, il documentario porta in primo piano la fatica quotidiana, la ricerca quasi ossessiva dell’immagine capace di raccontare gli avvenimenti nel modo più autentico. La difficoltà di un lavoro in cui solitudine, pericolo e imprevisti sono invitabili compagni di viaggio.
Lontano da qualsiasi tentazione di rappresentazione romantica, il film ci porta dentro una realtà che spesso lascia nella memoria e nell’anima scorie di dolore e sofferenza, difficili da smaltire. Da queste considerazioni, nascono anche interessanti riflessioni sulla professione del fotoreporter nella società contemporanea e sul ruolo dell’immagine nel mondo digitale. Oggi, più che in passato, la fotografia è esposta al rischio di una sovraesposizione mediatica, che sconfina nella spettacolarizzazione e in un suo uso distorto e voyeuristico, reso più facile dalla diffusione planetaria di internet e dei social media. Le immagini viaggiano sempre più velocemente, sono diffuse spesso decontestualizzate in una sorta di sovraesposizione che ne amplifica le possibili ambiguità e ne depotenzia la forza, all’interno di un flusso comunicativo sempre più fluido e caotico. Un motivo in più per fermarsi a riflettere su quell’istante, unico e irripetibile in cui si scatta una foto con la consapevolezza d’essere nel cuore della Storia.


In prima linea

Un film di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso

Con Sergio Ramazzotti, Gabriele Micalizzi, Francesca Volpi, Andreja Restek, Francesco Cito, Arianna Pagani, Ugo Lucio Borga, Pietro Masturzo, Massimo Sciacca, Franco Pagetti, Isabella Balena, Giorgio Bianchi, Livio Senigalliesi

Produzione: Italia, 2020

Durata: 83’

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Alessio Turazza

Consulente nel settore cinema e home entertainment, collabora con diverse aziende del settore. Ha lavorato come marketing manager editoriale per Arnoldo Mondadori Editore, Medusa Film e Warner Bros.

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