Immagini dalla Grande Depressione

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Un incredibile patrimonio fotografico è stato recentemente reso disponibile dall’Università di Yale, che ha messo online oltre 170.000 immagini, relative agli anni 1935-1946, attualmente conservate nella Library of Congress: Photogrammar.

Si tratta delle campagne fotografiche promosse dalla Farm Security Administration (FSA) istituita nel 1935 dal presidente americano Franklin Delano Roosvelt, nell’ambito del New Deal, quel piano di riforme economiche volto a rilanciare l’economia americana dopo la grande depressione del 1929.
La sezione storica della FSA venne incaricata di documentare, attraverso il lavoro di un’équipe di fotografi, la società rurale americana, in linea con il crescente mito del buon contadino. Il progetto avrebbe dovuto esibire i progressi dell’amministrazione americana e giustificarne le iniziative, realizzando un ampio panorama della vita americana. Il gruppo era coordinato da Roy Stryker, docente di economia politica alla Columbia University, che reclutò alcuni dei fotografi che avrebbero plasmato l’immagine degli Stati Uniti, come Dorothea LangeWalker Evans e Ben Shahn. Dopo aver seguito un corso di geografia, i fotografi venivano inviati nei diversi paesi della federazione; i negativi delle foto erano spediti a Washington e raggruppati in una collezione che avrebbe ben presto preso il nome di The File.

  • xDorothea Lange, “Destitute pea pickers in California. Mother of seven children. Age thirty-two. Nipomo, California”, marzo 1936
  • xCarl Mydans, “Poor children playing on sidewalk”, Georgetown, Washington, D.C., settembre 1935
  • xCarl Mydans, “Negro youngsters in doorway of alley dwelling. Washington, D.C.”, novembre 1935
  • xHoward R. Hollem, “Women from all fields have joined the production army”, agosto 1942
  • xJohn Vachon, “Rural school children, San Augustine County, Texas”, aprile 1943

Dopo l’esplosione della fotografia commerciale degli anni Venti, nel decennio successivo la fotografia era stata chiamata a rispondere al suo ruolo di strumento utile non solo a mostrare, ma anche, se possibile, a modificare la realtà. Fu a queste immagini che si ispirò John Steinbeck quando scrisse Furore.
Dorothea Lange realizzò in queste campagne alcune delle sue immagini più famose, le foto degli operai agricoli itineranti, presenti nella banca dati dell’Università di Yale. Molto appropriata anche l’idea di lasciare le didascalie originali, che contribuiscono a rendere lo spirito del progetto. Le foto di Carl Mydans presentano uno spaccato delle baraccopoli e dei giochi dei bambini poveri di Georgetown, Washington DC, il lavoro in campagna, la costruzione delle strade, i poveri interni delle abitazioni e la vita dei bambini afro-americani.
Dopo il 1941, e l’ingresso in guerra degli Stati Uniti, l’attività passò sotto l’Office of War Information (FSA-OWI), incaricato di diffondere immagini di propaganda volte alla vittoria. In queste fotografie, le didascalie non riescono a nascondere la retorica dell’epoca. Troviamo così immagini di donne intente a dipingere le insegne americane sulle ali degli aerei, o sorridenti bambini di una scuola rurale sulle cui pareti spiccano manifesti di propaganda di guerra.
Il sito offre varie possibilità di ricerca, attraverso una mappa interattiva degli Usa, in cui è possibile selezionare il paese, l’anno e/o il fotografo, o con la classica maschera di ricerca, semplice o avanzata, articolata per parole, autore e periodo.
Nel 1943, Roy Stryker passò alla Standard Oil di New Jersey e molti fotografi della FSA, in fase di smantellamento, lo seguirono in questo nuovo progetto. La compagnia petrolifera voleva rilanciare la propria immagine, già molto compromessa: ancora una volta, la fotografia poteva dimostrarsi un potente strumento politico e un sottile mezzo di persuasione.

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Elena Franchi

È storica dell’arte, giornalista e membro di commissioni dell’International Council of Museums (ICOM).
Candidata nel 2009 all’Emmy Award, sezione “Research”, per il documentario americano “The Rape of Europa” (2006), dal 2017 al 2019 ha partecipato al progetto europeo “Transfer of Cultural Objects in the Alpe Adria Region in the 20th Century”.
Fra le sue pubblicazioni: “I viaggi dell’Assunta. La protezione del patrimonio artistico veneziano durante i conflitti mondiali”, Pisa, 2010; “Arte in assetto di guerra. Protezione e distruzione del patrimonio artistico a Pisa durante la Seconda guerra mondiale”, Pisa, 2006; il manuale scolastico “Educazione civica per l’arte. Il patrimonio culturale come bene dell’umanità”, Loescher-D’Anna, Torino 2021.
Ambiti di ricerca principali: protezione del patrimonio culturale nei conflitti (dalle guerre mondiali alle aree di crisi contemporanee); tutela e educazione al patrimonio; storia della divulgazione e della didattica della storia dell’arte; musei della scuola.

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