Esplorazioni sedentarie: la Digital Collection della NYPL

Tempo di lettura stimato: 4 minuti
Se abbiamo voglia di partire per un’esplorazione sedentaria alla volta degli Stati Uniti, la Digital Collection della New York Public Library, con più di 700.000 inserimenti fra fotografie, documenti, manoscritti e video tratti dalle proprie collezioni, fa al caso nostro.
  • xLa schermata per la navigazione per collezioni
  • xEdifici di fronte a Battery Park, foto di M. H. Hubacher, 1952, © NYPL
  • xRendering di Gilbert Rohde, 1935, © NYPL
  • xVista dal Rockefeller Center guardando verso sud, 1956, foto di M. H Hubacher, © NYPL
  • xLa Cattedrale di Saint John a Manhattan, 1934-38, © NYPL
  • xPenn Station, 1935, foto Berenice Abbott, © NYPL
  • xQuinta strada tra la 52esima ovest e la 53esima ovest, foto Roy Colmer, 1976, © NYPL
  • xImmigrati russi nel nord e sud Dakota, anni ’10 del Novecento, © NYPL
  • xLista di libri per una libreria privata, manoscritto di Thomas Jefferson, 1771, © NYPL
  • xPagina di diario di Charles Dickens, 1867, © NYPL
  • xCostruzione della struttura della Statua della Libertà: rivestimento di gesso del braccio sinistro e della mano della statua, © NYPL
  • xNina Suso al Club Anatole, Jerome Robbins Dance Division, © NYPL
  • xBozzetto per abito, Creator Studios NY, 1957, © NYPL

La New York Public Library nasce nella seconda metà dell’Ottocento, quando la popolazione di New York aveva già superato quella di Parigi e si apprestava a superare anche quella di Londra. Un centro urbano così imponente avrebbe dovuto avere una biblioteca all’altezza della situazione. Fu così che alcuni abitanti sostennero la nascita della biblioteca, e fra questi l’ex governatore dello Stato di New York Samuel J. Tilden, che lasciò in eredità una considerevole parte del proprio patrimonio – circa 2,4 milioni di dollari – per “costituire e mantenere una biblioteca e una sala di lettura gratuite nella città di New York”. Dalla fusione con due importanti collezioni librarie, la Astor Library e la Lenox Library, si sviluppò il progetto della New York Public Library, ufficialmente inaugurata nel 1911, con più di 120 km di scaffali e più di un milione di libri.

Oggi la Biblioteca prosegue nella sua opera di divulgazione del sapere accrescendo quotidianamente la sua banca dati digitale. Fa un po’ impressione una banca dati così ricca e costantemente aggiornata. Il sito consente ricerche libere per parola, ma anche per Collections e Divisions. La maggior parte dei documenti si riferisce, ovviamente, alla storia degli Stati Uniti (e un’intera collezione è dedicata a New York City), ma possiamo imbatterci anche in vecchie stampe e documenti relativi a Egitto e Medio Oriente o a Russia e Paesi dell’est dal 1860 al 1945.

Fra i documenti dell’Early American Manuscripts Project possiamo leggere le lettere manoscritte del terzo presidente degli USA, Thomas Jefferson, considerato uno dei Founding Fathers della nazione, o quelle del primo presidente George Washington; ma esistono anche collezioni dedicate ai manoscritti e i documenti dei letterati, come Walt Whitman, Nathaniel Hawthorne, o Charles Dickens, di cui vengono presentati i diari.

E poi vedute stereoscopiche, uniformi militari, zoologia, mappe e atlanti, vecchie cartoline, manoscritti miniati, studi etnografici, cataloghi di fabbriche di automobili… Mi soffermo sui documenti relativi all’Esposizione Universale di New York del 1939 e sono incuriosita dall’Album de la construction de la Statue de la Libérté. Il fondo proviene dalla Astor Library, dedicata principalmente al sapere pratico e che quindi raccoglieva pubblicazioni generalmente non accolte dalle istituzioni accademiche, come cataloghi commerciali o riviste di affari.

  • xPoster del circo Barnu, autore Strobridge & Co. Lith., 1915, © NYPL
  • xE.A. Séguy, design floreale, 1927 © NYPL
  • xE.A. Séguy, design floreale, 1927 © NYPL
  • xManifestazione per i diritti gay ad Albany, New York, 1971, foto Diana Davies, © NYPL
  • xAlbo per l’infanzia, Kate Greenaway, anni Dieci del Novecento, © NYPL
  • xCard dei pacchetti di sigarette, 1922-29, © NYPL
  • xCromolitografia di E. Donovan, “The Natural History of British Fishes”, 1802, © NYPL
  • xPupazzi di Winnie the Pooh, 1920-25, © NYPL

Molto ricco e interessante anche il settore dedicato al teatro e alla danza, come la collezione Variety, Vaudeville & Burlesque, senza contare le Fashion Collections o quei documenti raccolti sotto il titolo di Collections for Designers, che accolgono anche una serie di immagini con motivi vittoriani per stoffe e tappeti. Una serie di documenti è dedicata alla Gay and Lesbian History, e varie sezioni sono dedicate alla storia.

Non posso fare a meno di soffermarmi sulle Poster Collections, che comprendono sia manifesti commerciali che di propaganda politica, e mi perdo a guardare le bellissime illustrazioni di libri per l’infanzia nelle Children’s Book Illustrations, con immagini tratte da fiabe e incredibili alfabeti figurati. E poi, come non guardare la collezione delle Cigarette Cards? Così scopriamo che nei pacchetti di sigarette venivano inserite piccole carte da collezione, con i più svariati soggetti: sport, arte, letteratura, piante, animali, vita militare, divi dello spettacolo… a dimostrazione che qualsiasi piccolo pezzo di carta può servire a convogliare i più vari messaggi.

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Elena Franchi

È storica dell’arte, giornalista e membro di commissioni dell’International Council of Museums (ICOM).
Candidata nel 2009 all’Emmy Award, sezione “Research”, per il documentario americano “The Rape of Europa” (2006), dal 2017 al 2019 ha partecipato al progetto europeo “Transfer of Cultural Objects in the Alpe Adria Region in the 20th Century”.
Fra le sue pubblicazioni: “I viaggi dell’Assunta. La protezione del patrimonio artistico veneziano durante i conflitti mondiali”, Pisa, 2010; “Arte in assetto di guerra. Protezione e distruzione del patrimonio artistico a Pisa durante la Seconda guerra mondiale”, Pisa, 2006; il manuale scolastico “Educazione civica per l’arte. Il patrimonio culturale come bene dell’umanità”, Loescher-D’Anna, Torino 2021.
Ambiti di ricerca principali: protezione del patrimonio culturale nei conflitti (dalle guerre mondiali alle aree di crisi contemporanee); tutela e educazione al patrimonio; storia della divulgazione e della didattica della storia dell’arte; musei della scuola.

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