Cinemambiente, ventiquattresima edizione

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Dal 1 al 6 ottobre, Torino diventa capitale del cinema green. Vi segnaliamo i film da non perdere.

Nato in un periodo in cui la sensibilità nei confronti dei temi ambientali non era diffusa come ai nostri giorni, il Festival CinemAmbiente è arrivato alla 24° edizione. Le istanze di una visione del mondo orientata alla salvaguardia dell’ambiente fanno oggi parte del dibattito culturale mondiale. Soprattutto in Europa il tema è di grande attualità, anche grazie al lancio del programma Green Deal, che ha aperto una nuova prospettiva di sviluppo per i Paesi dell’Unione europea.

La manifestazione cade in un periodo in cui il mondo del cinema si sta lentamente risollevando da una profonda crisi dovuta alla pandemia Covid-19.

L’edizione 2021 si svolgerà in sala, ma è disponibile anche una programmazione streaming via web. Cuore e sede della manifestazione sarà il Cinema Massimo-Museo Nazionale del Cinema. Dal giorno seguente la proiezione, i film saranno disponibili fino al 13 ottobre sulla piattaforma OpenDDB, con 500 accessi per ogni titolo. L’ingresso in sala e l’accesso alla piattaforma web si possono prenotare sul sito: www.cinemambiente.it.

L’edizione 2021 è dedicata al tema del riscaldamento globale, sintetizzato nel claim “Time for change”, che sottolinea l’esigenza improcrastinabile di affrontare una transazione verso una società più sostenibile senza perdere tempo.

(Per raccontare cosa sta accadendo al pianeta, al cinema è sufficiente registrare la realtà con sguardo documentaristico: purtroppo siamo già dentro la catastrofe. Gli effetti disastrosi del cambiamento climatico fanno parte della nostra realtà quotidiana.)

Il programma è molto ricco, con 89 film provenienti da oltre trenta Paesi. Nonostante il livello eccellente dei titoli in programmazione, probabilmente pochi saranno poi distribuiti nelle sale. Abbiamo scelto le opere più interessanti, che potranno essere viste via streaming anche da chi non ha l’opportunità di partecipare all’evento dal vivo.

Animal

Animal di Cyril Dion affronta il tema del cambiamento climatico puntando l’obiettivo sulla progressiva perdita di biodiversità naturale, un pericoloso piano inclinato che può portare verso l’estinzione di massa.

Fish Eye

Fish Eye, del regista iraniano Amin Behroozzadeh, ci farà avvicinare al banco del pesce dei supermercati con uno spirito diverso. Il film mette in luce il danno ambientale causato dallo sfruttamento delle risorse ittiche con sistemi di pesca industriale, soprattutto nel settore della pesca al tonno.

Marcher sur l’eau

Marcher sur l’Eau, film d’esordio della regista francese Aïssa Maïga, racconta il dramma di un villaggio del Niger. I pozzi si sono prosciugati e gli abitanti sono costretti a percorrere ogni giorno molti chilometri per qualche litro d’acqua.

Sempre l’acqua, ma questa volta del mare nostrum, è protagonista di Blu Future, un’opera corale realizzata dal WWF con un gruppo di giovani documentaristi. Il Mediterraneo è un fragile ecosistema in pericolo, da preservare a ogni costo, anche attraverso pratiche di economia blu, che mettono al centro il rispetto dell’ambiente.

Terramorta

Terramorta, di Gianfranco Iacono e Michele Scimé, mette in luce le distorsioni di uno sviluppo miope e scellerato. Il territorio di Termini Imerese, pesantemente devastato da grandi progetti industriali, si trova oggi in stato di abbandono, proprio a pochi chilometri dal sito archeologico dell’antica colonia greca Himera. Una stridente contraddizione che ha rovinato per sempre un tratto di costa siciliana.

Intrecci etici

Intrecci etici – La rivoluzione della moda sostenibile in Italia, realizzato da Lorenzo Malavolta e Lucia Mauri, punta l’indice contro un settore particolarmente inquinante, spingendo lo spettatore a riflettere sulle sue abitudini di consumo.

Legacy

Chiudiamo con Legacy del regista Yann Arthus-Bertrand, un racconto per immagini che fotografa gli effetti sul pianeta dell’attività umana. L’industrializzazione, le attività estrattive, i rifiuti, l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, hanno ormai assunto i contorni di una vera e propria catastrofe planetaria.

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Alessio Turazza

Consulente nel settore cinema e home entertainment, collabora con diverse aziende del settore. Ha lavorato come marketing manager editoriale per Arnoldo Mondadori Editore, Medusa Film e Warner Bros.

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