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Attualità

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L’approccio tematico allo studio della storia dell’arte è sempre più diffuso: può essere utile e dare numerosi spunti di approfondimento, ma non può prescindere dalla presenza di solide basi di conoscenza del contesto (storico, culturale, sociale) del periodo a cui si riferisce. In questo caso, la conoscenza di base è data per scontata.
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Parliamo pure di tutto, dunque, anche del Liceo di quattro anni. Ma facciamolo senza ipocrisie: la fretta di farlo partire un po’ ovunque, consentendone (ma con quali garanzie culturali?) la sperimentazione è motivata da ragioni di marketing (per le scuole private) e di “contabilità” (per le scuole pubbliche), e ciò lo dimostra la pochezza del dibattito che gli sta intorno.
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Il punto è che i criteri vanno cercati nelle finalità pedagogiche generali che si reputano urgenti. Altrimenti, si finisce per fare di un mezzo, il danaro, ciò che fissa l’orizzonte, ciò che determina il fine. Qual è, dunque, il criterio pedagogico per cui si taglia un anno alle superiori?

Gentile professoressa Rausa, ma siamo sicuri che il modello scolastico nel quale ci siamo formati e al quale siamo stati abituati funzioni ancora?

In questi mesi, una petizione per ripristinare nelle scuole le ore di storia dell’arte tagliate dalla Riforma Gelmini ha superato le 15.000 firme. Fra i sostenitori, Salvatore Settis, Cesare de Seta e Adriano La Regina. E pensare che siamo stati il primo Paese a inserirla nelle scuole secondarie, e che adesso molti altri Stati si sono resi conto dell’importanza di questo insegnamento.

La sperimentazione è avviata, i teorici del cambiamento sono già all’opera: è pronto il nuovo liceo, snello e smart, come piace oggi. In 4 anni proietteremo i nostri adolescenti nell’aureo mondo dell’Università e poi del lavoro, casomai ve ne fosse per loro. Tutto questo prima che abbiano l’età per votare.

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Misure di sicurezza e esercitazioni non hanno solo lo scopo di salvaguardare l’incolumità di studenti e personale, ma anche di contribuire allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva: le stesse che erano in gioco domenica scorsa allo Juventus Stadium, le cui curve erano affollate di ragazzi e ragazzini, molti dei quali non hanno trovato di meglio da fare che imitare i peggiori comportamenti della tifoseria adulta.
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L’insegnamento della letteratura a scuola non solo deve scommettere sulla capacità di parlare ancora ai ragazzi, ma può essere un’opportunità e una sfida da non lasciarsi sfuggire per promuovere il pensiero critico e incoraggiare l’autonomia di giudizio e la responsabilità civile.
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La mostra Life and Death in Pompeii and Herculaneum, ospitata dal British Museum di Londra tra marzo e settembre, ha proposto al suo vastissimo pubblico di visitatori oltre 450 oggetti archeologici, reperiti negli scavi di queste antiche città della Campania.
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La meraviglia, se nasce, nasce sempre quando ci colpisce “qualcosa” di imprevisto, provocando in noi un cambiamento. Abbiamo allora questa sequenza: soggetto A: imprevisto, meraviglia; soggetto B: cioè lo stesso soggetto cambiato sotto un certo profilo. Tra A e B ci sono i fattori che determinano il passaggio.

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