Nelle sue “Note sul suicidio” Simon Critchley riflette sul tema, lasciando da parte ogni pregiudizio morale, sociale, religioso, e tentando invece una possibile lettura letteraria.
Nelle “Metamorfosi”, Ovidio descrive con una consapevolezza analitica degna di un contemporaneo la rinascita transessuale di Ifi, un’adolescente che, per l’intervento della dea Iside invocata dalla madre, perde l’apostrofo.
La pubblicazione del “Monstrorum historia” di Aldrovandi riapre una riflessione sul fantastico e sull'intreccio tra grottesco, reale, memoria e fantasia nella nostra letteratura.