Il nuovo libro di Antonio Tricomi interpreta i film come dispositivi estetici ed ermeneutici attraverso cui comprendere uomini, idee, fatti e fantasmi della modernità.
Si può dire di una macchina che è intelligente? Le macchine possono pensare? Le vediamo quotidianamente all’opera: computano, elaborano dati, traggono inferenze. Ma l’intelligenza è tutta qui?
Se vi piace la scrittura di Pynchon, se siete appassionati di romanzi hard boiled e di cinema nero americano e amate come un fratello Jeffrey Lebowski, questo è il vostro film!