Autore

Gian Paolo Terravecchia

Cultore della materia in filosofia morale all’Università di Padova, si occupa principalmente di filosofia sociale, filosofia morale, teoria della normatività, fenomenologia e filosofia analitica. È coautore di manuali di filosofia per Loescher editore. Di recente ha pubblicato: “Tesine e percorsi. Metodi e scorciatoie per la scrittura saggistica”, scritto con Enrico Furlan.

Alcune considerazioni in merito all’articolo di Elena Ugolini, uscito sul Corriere della Sera del 2 settembre, “Ma è giusto punire le classi dove ci sono studenti più bravi?”. LEGGI
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Attraverso le Romanae Disputationes si intende offrire una occasione per innovare il modo tradizionale di studiare filosofia, proponendo un approccio tematico e non soltanto storico. LEGGI

"Il Topolino tutto legge-e-ordine è nato ribelle: non solo un burlador campagnolo, ma un ostinato dissenziente capace di battersi contro ogni forma di prevaricazione, anche se l’esito non è affatto scontato e la vittoria non è sempre dietro la porta”.

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Mi piacerebbe lanciare un gioco, del resto è il momento dell’anno migliore per le sfide proposte con leggerezza eppure pensose, come quando si gioca a scacchi con un amico o ci si cimenta in una partita a bridge. LEGGI
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Non essere cortesi non significa essere scortesi, essere maleducati. Tra la cortesia e la scortesia vi è una zona neutra, una terra di nessuno in cui si può abitare e anzi molti vi dimorano, se non proprio stanziali, almeno di frequente. LEGGI
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In generale, si è notato che le parole dell’ambito della cortesia sarebbero meno usate di un tempo, mentre lo sarebbero di più quelle di una società individualista, competitiva e poco educata. LEGGI
Lui – No, scusi, insisto. Io le ho consegnato un documento ed esigo che lei mi dia una ricevuta che attesti che ora lei è in possesso del documento che ho consegnato. Metta che la mia richiesta vada persa… LEGGI
Norberto Bottani, nel suo recente Requiem per la scuola? Ripensare il futuro dell’istruzione, osserva che il servizio scolastico pubblico si legittima per due funzioni: quella educativa e quella politica. Vorrei di seguito discutere ciò che dice l’autore riguardo alla prima. LEGGI

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