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Autore

Elena Franchi

È storica dell’arte, giornalista e membro di commissioni dell’International Council of Museums (ICOM).
Candidata nel 2009 all’Emmy Award, sezione “Research”, per il documentario americano “The Rape of Europa” (2006), dal 2017 al 2019 ha partecipato al progetto europeo “Transfer of Cultural Objects in the Alpe Adria Region in the 20th Century”.
Fra le sue pubblicazioni: “I viaggi dell’Assunta. La protezione del patrimonio artistico veneziano durante i conflitti mondiali”, Pisa, 2010; “Arte in assetto di guerra. Protezione e distruzione del patrimonio artistico a Pisa durante la Seconda guerra mondiale”, Pisa, 2006; il manuale scolastico “Educazione civica per l’arte. Il patrimonio culturale come bene dell’umanità”, Loescher-D’Anna, Torino 2021.
Ambiti di ricerca principali: protezione del patrimonio culturale nei conflitti (dalle guerre mondiali alle aree di crisi contemporanee); tutela e educazione al patrimonio; storia della divulgazione e della didattica della storia dell’arte; musei della scuola.

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250 anni di Hermitage: un viaggio attraverso i secoli e le collezioni conservate nel palazzo degli zar, testimone di storia, rivoluzioni e guerre.
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Una visita ai musei del futuro è quello che promette il Digital Museum Expo, una mostra itinerante che si svolge a Roma dal 24 al 28 settembre. Ospitata all’interno dei Mercati di Traiano, nell’ambito della mostra Le Chiavi di Roma. La Città di Augusto, la manifestazione verrà in seguito ospitata a a Sarajevo, Amsterdam e Alessandria d’Egitto.
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Un libretto di 43 pagine che si legge in un soffio, ma che apre una prospettiva acuta, e molto divertente, sui musei e sul rapporto fra opere e visitatori. Si tratta di Una visita guidata di Alan Bennett, alle prese con la National Gallery di Londra.
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Nella ricerca di immagini ad alta definizione messe gratuitamente a disposizione dai musei, ci si può imbattere in un’opportunità del tutto particolare, offerta dal Rijksmuseum di Amsterdam. In questo caso, infatti, non solo ci è concesso di scaricare le immagini, ma possiamo addirittura utilizzarle a piacere per decorare i nostri oggetti personali.
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Gli Oxford Dictionaries l’hanno scelta come parola dell’anno 2013. Si tratta di selfie (o selfy; plurale selfies), definita come una fotografia che si fa a se stessi, soprattutto con uno smartphone o una webcam, destinata a essere pubblicata sui social network, Facebook, Twitter, Instagram, Tumblr, Snapchat.
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La scoperta di un ulteriore autoritratto di Rembrandt in una residenza inglese ci conduce al tema dell’autorappresentazione dell’artista nella sua opera e al suo eventuale rapporto con il dilagare contemporaneo del selfie, l’“autoscatto” destinato alla pubblicazione sui social network.
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Il Getty di Los Angeles ha reso disponibili le immagini di cui possiede i diritti, da scaricare e utilizzare senza ulteriori autorizzazioni.
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Vasco da Gama, entrando per la prima volta in un tempio indiano, identificò una scultura di Brahma, Vishnu e Shiva con un’immagine della Santissima Trinità. Aveva incontrato l'Altro, e l'aveva decifrato per analogia, attraverso codici noti. Assimilando.
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Quando si prepara una lezione, una relazione o una pubblicazione scientifica, molto tempo viene dedicato anche ricerca di buone immagini da utilizzare e stampare senza problemi. Adesso una possibilità in più viene offerta dal MET di New York, che ha già reso disponibili sul suo sito più di 400.000 immagini ad alta risoluzione scaricabili gratuitamente per uso non commerciale.
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Dettagli secondari presenti in un dipinto, sintomi medici e indizi polizieschi: che cosa possono avere in comune elementi a prima vista tanto lontani?

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