Autore

Remo Ceserani

(Soresina, 1933 – Viareggio 2016), allievo di Mario Fubini a Milano, si è perfezionato alla Yale University con René Wellek. Ha insegnato a Bologna, Milano, Pisa, Genova e in università statunitensi e australiane. Si è occupato di teoria della letteratura, di letterature comparate del Rinascimento e dell’età moderna e di storia della critica. Tra i suoi scritti ricordiamo Raccontare la letteratura, Bollati Boringhieri, Torino 1990, Raccontare il postmoderno, Bollati Boringhieri, Torino 1997, Guida allo studio della letteratura, Laterza, Roma-Bari 1999, Il testo narrativo: istruzioni per la lettura e l’interpretazione, il Mulino, Bologna 2005, con Andrea Bernardelli, Il testo poetico, il Mulino, Bologna 2005, Convergenze: gli strumenti letterari e le altre discipline, Bruno Mondadori, Milano 2010, La letteratura nell’età globale, il Mulino, Bologna 2012, con Giuliana Benvenuti, Treni di carta, Bollati Boringhieri, Torino 2002, L’occhio della medusa: fotografia e letteratura, Bollati Boringhieri, Torino 2011. Ha fatto parte del comitato direttivo de «L’asino d’oro» e ha collaborato al «Giornale storico della letteratura italiana», a «Belfagor», a «L’Indice» e a «il manifesto».

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Intervista a Remo Ceserani e Lidia De Federicis LEGGI
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Un inedito di Remo Ceserani, in cui propone agli studiosi e ai docenti di letteratura di superare le consuete frontiere nazionali, situando la cultura italiana nel contesto dell’Europa e della più ampia comunità mondiale. LEGGI
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Chi ha paura del drago grosso e cattivo? Un libro spiega perché la Cina ha il migliore (e il peggiore) sistema educativo nel mondo, e Remo Ceserani l'ha letto per noi. LEGGI
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La parola latenza (dal latino lătēre, stare nascosto, imparentato con il greco lethe, oblivio, e con lontane radici indoeuropee) è presente in tutte le lingue occidentali (è invece specificamente italiana la parola latitanza, dal latino latitare; forse perché siamo un paese di banditi e fuorilegge?). LEGGI
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Un sonetto di Petrarca, assai intricato e denso, il cui aspetto più interessante sta nella rappresentazione di amore come pulsione, nella brama del poeta innamorato di attivarsi, quasi fosse un neurone specchio, e trasformarsi nella donna amata, di cambiare la propria forma nella sua, di divenire lei. LEGGI

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