L’importanza di mettere a frutto gli strumenti acquisiti con la formazione e il confronto con esperti di vario tipo appare particolarmente evidente dopo un’estate in cui nel dibattito pubblico più volte si è richiamato il concetto di scuola come comunità educante. Da docente mi sembra che la complessità di questa sfida richieda uno sguardo ampio su questa professione, e una riflessione capace di coniugare tutti i diversi aspetti del nostro lavoro: dall’innovazione didattica relativa alle discipline, alla necessità di percorsi strutturati all’insegna dell’inclusione e del benessere degli e delle studenti, fino alle questioni complesse legate alla valutazione formativa o allo sviluppo delle competenze non cognitive.
In questo quadro di aspetti complessi e in relazione tra loro, assume quindi particolare rilevanza la notizia che, in tempo per l’apertura dell’anno scolastico 2023/24 sono stati resi disponibili gratuitamente e online le ricerche e gli studi presentati al grande convegno nazionale La ricerca educativa per la formazione degli insegnanti organizzato a Perugia Il 27 e 28 ottobre 2022 dall’Università degli Studi di Perugia e dal Centro di Ricerca InterAteneo Crespi (che coinvolge le Università di Bolzano, Bologna, Cagliari, Firenze, Lumsa, Milano Bicocca, Modena e Reggio Emilia, Parma, Pavia, Perugia, Roma Tre, Sapienza e Verona).
Il convegno ha permesso il confronto di oltre trecento ricercatrici e ricercatori di pedagogia e di centinaia di professori provenienti da oltre 30 atenei italiani e insegnanti dagli istituti scolastici di tutta Italia. Tra i temi trattati le recenti acquisizioni della ricerca sul campo didattica e valutativa, le indagini internazionali sugli insegnanti e la qualità della loro formazione, la ricerca per la didattica degli assi disciplinari, il benessere degli studenti, l’inclusione, l’equità scolastica, i metodi efficaci, la ricerca sulla giustizia e i diritti a scuola, la ricerca sulla parità di genere e il rispetto delle identità e degli orientamenti e molto altro. Un panorama ricco di ricerche fondamentali e di esperienze interessanti, quindi, che hanno offerto un quadro variegato, complesso e ricco di spunti sulla formazione dei docenti, un tema decisivo secondo il prof. Federico Batini, responsabile scientifico del convegno, che ha definito le due giornate di lavori un’occasione «indubbiamente rilevante dal punto di vista scientifico e didattico, ma rilevante anche dal punto di vista “politico”, di come precisamente la ricerca educativa possa suggerire orientamenti e scelte alla politica».
Dal punto di vista della rilevanza scientifica, il Convegno ha offerto anche la possibilità di un confronto significativo tra esperti, docenti e studiosi che hanno dialogato non solo nel corso delle due giornate di lavori ma anche nei mesi successivi. I contributi presentati al convegno e selezionati accuratamente dai coordinatori di sessione, infatti, hanno superato un ulteriore livello di selezione grazie alla collaborazione di esperti di ambito prevalentemente pedagogico e didattico (area educativa) di tutti gli atenei italiani che hanno effettuato un referaggio a doppio cieco e hanno contribuito con le proprie valutazioni alla qualità dei lavori candidati alla pubblicazione.
Sono nati così tre numeri speciali di riviste di classe A, curati, come guest editor, dal professor Federico Batini.
Una selezione di articoli e di ricerche teoriche ed empiriche è disponibile sul Vol. 15 N. 1 di «RicercAzione», rivista semestrale di classe A di IPRASE diretta dal professore Claudio Girelli e dalla dottoressa Maria Arici. I contributi di questo numero speciale si concentrano in particolare sullo sviluppo delle competenze professionali dei docenti nell’ottica di favorire lo sviluppo delle competenze degli studenti (comprese le competenze non cognitive, ecologiche, emotive e relazionali).
Il numero speciale Vol. 15 N. 25 di «Annali online della didattica e della formazione docente», rivista di classe A diretta dalla professoressa Elena Marescotti, ha selezionato e ospita invece i contributi relativi ai temi della formazione dei docenti nell’ottica di scuola come comunità in cui, accanto alla trasmissione di saperi e strumenti, è prevista la possibilità di creare cultura e “umanità”. Dalle competenze linguistiche fino alla tecnologia per arrivare alla sostenibilità, i contributi del numero delineano percorsi fortemente innovativi per quella funzione docente «che», come conclude la professoressa Marescotti nel suo editoriale, «richiede di essere supportata, inizialmente e in itinere, sul piano sia formativo sia della percezione e del sostegno di natura politica, economica, sociale».
Parte dei contributi selezionati ha visto infine la luce sul Vol. 19 N. 42 di «Lifelong, Lifewide Learning (LLL)», rivista scientifica internazionale di classe A edita da Edaforum e specializzata nelle problematiche dell’educazione per tutta la vita e in tutti i contesti, sotto la direzione di Federico Batini e Giovanna Del Gobbo. Le ricerche selezionate tra i materiali del convegno per questo speciale si concentrano in particolare sui temi dell’inclusione, dell’equità educativa e della valutazione formativa. Il numero si propone, nelle parole del curatore il professor Federico Batini, di «rinnovare un dialogo, […] tra ricerca educativa e scuola, tra ricerca educativa e insegnanti, tra ricerca educativa e processi di formazione iniziale e in servizio degli insegnanti. La convinzione è che da questo incontro possano nascere pratiche trasformative e rinnovati orizzonti di senso».
La definizione di “pratica trasformativa” sembra dunque un concetto chiave per sintetizzare il prezioso contributo di queste ricerche alla definizione di percorsi di formazione docenti, e in generale di percorsi scolastici improntati all’ascolto e al benessere degli e delle studenti e al compimento del mandato democratico della scuola come istituzione.
Se il convegno ha messo al centro del dialogo tra esperti l’attenzione per l’equità scolastica ed educativa, la stessa cura per garantire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica si ritrova come fondamento dei progetti di lettura ad alta voce condivisa diffusi sul territorio nazionale e nei progetti di orientamento narrativo, realizzati sempre sotto la responsabilità scientifica del professor Batini.
I suoi studi condotti da quindici anni sulla lettura ad alta voce, l’implementazione e il controllo degli effetti del metodo di lettura ad alta voce condivisa sono stati presentati in un altro convegno internazionale sulla Lettura ad alta voce condivisa organizzato il 1 e 2 dicembre 2022 dall’Università degli studi di Perugia di cui saranno resi disponibili a breve gli atti, editi da Pensa, mentre è possibile consultare alcune delle ricerche presentate che sono già pubblicate sulla Rivista «Effetti di lettura».
Sul versante della formazione docenti il lavoro presso il Dipartimento FISSUF dell’Università di Perugia continua tramite il Master sulla Lettura ad alta voce nei contesti educativi, sociali, socio sanitari, organizzativi, del volontariato… Sono inoltre in corso le selezioni per i primi/le prime dottorandi/e del dottorato di ricerca sull’Educazione alla Lettura. Effetti e benefici della lettura e della lettura ad alta voce attivato sempre dall’Università di Perugia in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna e l’Università di Modena e Reggio Emilia.
A chiudere un anno importante per gli studi sulla lettura, la notizia recente è che proprio il gruppo di ricerca del professor Batini ha vinto, classificandosi primo a livello nazionale tra i progetti di area educativa, un Prin biennale (progetti di ricerca di interesse nazionale) con l’Università di Roma 3 riguardante la ricerca sulla lettura ad alta voce e i suoi effetti nella scuola secondaria di primo grado.
La ricchezza e la rilevanza degli spunti offerti da questo lavoro importante di ricerca sembrano davvero un invito per i e le docenti e per le professionalità interessate al mondo della scuola a continuare il dialogo pedagogico tra i banchi, accogliendo e arricchendo in chiave personale il contributo che la ricerca ha da offrire alle complessità del discorso educativo. Se è vero che ogni settembre una sfida si rinnova, è incoraggiante sapere di avere a disposizione un bagaglio tanto fornito di strumenti e un intero anno nuovo per portarli in classe con noi.