Tre libri, tre doni #3

Tempo di lettura stimato: 5 minuti
Libri da leggere, da regalare, da regalarsi: altri quindici consigli nel terzo appuntamento con le autrici e gli autori de La ricerca.

Giada Letonja

Ocean Vuong, Brevemente risplendiamo sulla terra, La nave di Teseo, Milano 2019, trad. it. di Claudia Durastanti

Attraverso un’ibridazione di generi, forme e linguaggi letterari, che affianca formazione e ricerca, epistola e narrativa, prosa e poesia, Vuong racconta la storia di Little Dog, adolescente vietnamita approdato negli anni Novanta da Ho Chi Minh a un’America inospitale. In una sorta di lunga lettera rivolta alla madre, il protagonista riflette sulle sue radici vietnamite e sui rami piegati, sulle ferite di una famiglia al margine e sulla lacerante ricerca di un’identità, di una sintesi tra due mondi apparentemente inconciliabili da sostituire all’assimilazione forzata delle prime generazioni.

Margaret Atwood, Il racconto dell’ancella, Ponte alle grazie, Milano 2019, trad. it. C. Pennati

Un classico della letteratura distopica contemporanea, Il racconto dell’ancella narra del futuro di un’America dove, in seguito a un disastro nucleare, si è instaurato un regime totalitario basato sul controllo dei corpi femminili. Le donne, affidate in dono alle famiglie dei Comandanti se in grado di procreare o spedite a consumarsi nei lavori forzati in caso contrario, sono subordinate a un dominio maschile che si presenta in forme tanto più spaventose quanto più vengono riconosciute dal lettore come proprie e non altre rispetto alla realtà. Sovvertendo la struttura tradizionale della distopia, Atwood ci presenta un mondo che non è alternativo rispetto al nostro, ma ne riproduce e ne ricombina gli elementi storici in una nuova, inquietante geometria del potere.

Hoda Barakat, Corriere di notte, La nave di Teseo, Milano 2019, trad. it. di S. Pagani

Voci inconsuete di un mondo lontano si impongono con forza in questo libro, strappate alle tenebre della notte che di solito le avvolge. Scritte e trovate per caso dall’autore successivo, abbandonate a metà in cestini di aeroporti o chiuse tra le pagine di un Vangelo, le lettere che lo compongono sono la testimonianza di un viaggio dal mondo arabo all’Occidente che non trova mai vera conclusione, ma cambia continuamente meta, spostata da un miraggio condiviso che la riposiziona all’infinito. Il cinismo e la freddezza che avvolgono i loro autori sono il prodotto di una frattura mai sanata che corre dal mondo di provenienza a quello d’arrivo e delle violenze e dei compromessi inaccettabili figli di questa peregrinazione obbligata.

Giusi Marchetta

Andiamo a chiudere un anno in cui il corpo è stato al centro della nostra attenzione e delle nostre paure. Il nostro, minacciato dal Covid-19, quello dei migranti alle frontiere d’Europa che muore di freddo, quello delle donne polacche e, in altra misura, quello di tutte le donne che non appartiene mai del tutto a loro. Per questo consiglio tre libri che hanno a che fare col corpo.

Carolina Capria, Campo di battaglia, Effequ, Firenze 2021, perché con grazia e consapevolezza traccia un percorso di riappropriazione di ogni aspetto del corpo di una donna colonizzato da un sistema patriarcale.

Storia breve del mio corpo di Billy Ray Belcourt BlackCoffee edizioni, trad. it. S. Reggiani, perché aggiunge complessità al discorso sul corpo razzializzato con un’analisi spietata e intima della sua esperienza omosessuale di nativo in un Canada responsabile dell’eccidio di un’intera comunità.

Infine, penso che regalerò a uomini e donne L’evento di Annie Ernaux, L’orma editore, Roma 2019, trad. it. L. Flabbi, perché la battaglia per il diritto di essere padrone del nostro corpo passa per l’aborto legale.

Sabina Minuto

Kent Haruf, La strada di casa, NN edizioni, Milano 2020 trad. it. F. Cremonesi

Scritto prima della trilogia di Holt ma pubblicato in Italia per ultimo. L’incipit memorabile vale tutta la lettura, così come una nuova visita al mondo di Holt.

Jason Reynolds, La lunga discesa, Rizzoli, Milano 2019 trad. it. F. Guluzio

Il capolavoro assoluto della narrativa YA recente. Jason vince la scommessa di scrivere in versi, fra Amleto e le storie da rapper, un libro che ha fatto leggere milioni di adolescenti.

Peter Mendelsund, Che cosa vediamo quando leggiamo, Corraini, Mantova 2020, trad. it. M.T. De Palma

Un libro interessante per chi si occupa di lettura. Un viaggio fra citazione, incipit, titoli, scritto da un art director e pianista classico che apre una prospettiva filosofica nuova sullo studio e l’analisi di come funziona la nostra immaginazione.

Francesca Nicola

Ocean Vuong, Brevemente risplendiamo sulla terra, La nave di Teseo, Milano 2019, trad. it. di Claudia Durastanti

Un libro su quanto fa male: essere figli, crescere, il sogno americano.

Nino Haratischwili, L’ottava vita (per Brilka), Marsilio, Venezia 2020, trad. it. di G. Agabio

Sette donne alle prese con il Novecento. Una saga familiare circolare e un grande romanzo femminile che ci fa scoprire qualcosa in più della Georgia.

Lindsey Fitzharris, L’arte del macello. Come Joseph Lister cambiò il mondo raccapricciante della medicina vittoriana, Bompiani, Milano 2017, trad. it di R. Serrai

Un viaggio nel mondo splatter della chirurgia dell’Ottocento, fino alla scoperta dell’antisepsi, che cambia la chirurgia e il mondo.

Demetrio Paolin

D. Mendelsohn, Tre anelli, Einaudi, Torino 2021, trad. it. N. Gobetti

Saggio letterario, romanzo sul ritorno, riflessione su ciò che resta dell’umanesimo, il nuovo “testo” di Mendelsohn è un piccolo gioiello. E le prime 2 pagine sono da mandare a memoria.
J. M. Coetzee, Saggi 2006-2017, Einaudi, Torino 2021, trad. it di M.Baiocchi, P. Splendore

Defoe, Flaubert, Beckett e altri: lo sguardo del grande scrittore sudafricano illumina con la sua precisione e profondità ogni angolo della creazione letteraria.

Silvia Ferrara, Il salto. Segni, figure, parole: viaggio all’origine dell’immaginazione, Feltrinelli, Milano 2021

Quando e in che modo è nata l’immaginazione? Perché siamo una specie di colpo inizia a immaginare, e possibile immaginare una nuova immaginazione? Nel saggio, che Silvia Ferrara scrive con uno stile scorrevole e colto, ci addentriamo in uno dei più fitti misteri di homo sapiens.

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