Viaggio in Giappone

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Dopo aver realizzato alcuni documentari, la registra francese Élise Giraud si è messa in luce con il film d’esordio “Belleville Tōkyō” (2011) e successivamente con “Drôles d’oiseaux” (2016). Grazie a una borsa di studio, nel 2017 ha potuto approfondire la conoscenza della cultura giapponese durante un lungo soggiorno a Kyōto. Da questa esperienza di vita e dal suo grande amore per il Giappone è nato il desiderio di raccontare una storia ambientata nel Paese del Sol Levante.
Isabelle Huppert in Viaggio in Giappone.

La trama: dopo aver perso il marito, la scrittrice francese Sidonie Perceval viene invitata dal suo editore giapponese Kenzo Mizoguchi a promuovere una nuova edizione del suo primo romanzo. I dubbi prima della partenza, il jet lag e l’impatto con la società orientale, non fanno che aumentare il senso di straniante disorientamento di Sidonie, causato da un antico malessere esistenziale e tormenti professionali che da tempo accompagnano le sue giornate. Le interviste sul suo primo romanzo riportano a galla le tragedie che hanno segnato la sua vita e sono state alla base delle sue scelte professionali. La traumatica perdita dei genitori e poi del compagno, in due tragici incidenti stradali, hanno condotto Sidonie a isolarsi nella solitudine di un lungo inverno emotivo. All’inizio la scrittura è stata la sua salvezza, l’unico strumento per sopravvivere al dolore, l’unica risorsa quando tutto sembrava perduto. Ma la morte del compagno ha inaridito la sua vena creativa fino ad estinguerla completamente. Dopo il nuovo lutto, Sidonie si è trovata a ripercorrere la spirale dell’antico vortice di dolore, a provare le stesse sensazioni e a riscrivere le stesse frasi del suo primo romanzo. Un insopportabile ritorno al trauma originario, risvegliato da una nuova perdita che l’ha sprofondata in un nero abisso, allontanandola progressivamente dal mondo. L’incontro con Kenzo, anche lui segnato da esperienze di vita dolorose, e un viaggio in sua compagnia per visitare i templi e i santuari di Kyōto, offriranno a Sidonie l’occasione per cercare di lasciarsi alle spalle i bui ricordi e provare a ricominciare a vivere.

Viaggio in Giappone.

La narrazione sposa un registro comunicativo connotato da una delicata sensibilità, sfiorando i sentimenti e facendoli affiorare in controluce attraverso scarni dialoghi e vuoti silenzi, colmi di ricordi e visioni del passato. Come sostiene Kenzo, il Giappone è il luogo dei fantasmi, dove anche i morti convivono armoniosamente nella quotidianità in un tempo sospeso ed eterno. Le inquadrature fisse, giustapposte in un montaggio sequenziale, essenziale e quasi impercettibile, le scenografie minimaliste, la rigida geometria degli spazi e i dialoghi rarefatti, rafforzano l’algida allure di Sidonie e la sua fragile apatia esistenziale. La straordinaria interpretazione di Isabelle Huppert, pensierosa e assente, lontana e imperscrutabile, dona al film grazia visiva e raffinatezza espressiva. Viaggio in Giappone è anche un incontro tra due mondi e due culture che si sfiorano con timidi sguardi, senza trovare un vero punto d’incontro, tra ironiche incomprensioni e affinità letterarie. Tutto il film è attraversato dai temi esistenziali dell’elaborazione del lutto, del rifiuto della vita dopo esperienze dolorose, della sopravvivenza in un mondo di ricordi, senza rischiare di esporsi a nuovi traumi. Lasciare andare gli affetti del passato è faticoso, come salpare una pesante ancora in una quieta baia per ricominciare a navigare tra le onde del mare, rischiando d’incrociare una tempesta. Forse Sidonie non è ancora pronta a rescindere il profondo legame con il ricordo dell’amato compagno, ad accettare la sua perdita, il definitivo distacco, per poi riconciliarsi con l’ineluttabile realtà. Il viaggio in Giappone è un percorso esistenziale che oscilla tra l’abbraccio rassicurante della dolce nostalgia della memoria e un debole raggio di futuro, un’evanescente illusione che sembra illuminare per un attimo l’incomprensibile assurdità del destino umano.


Viaggio in Giappone

Un film di Élise Giraud
Con: Isabelle Huppert, Tsuyoshi Ihara, August Diehl
Produzione: Francia, Germania, Giappone, Svizzera, 2023
Durata: 95 minuti

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Alessio Turazza

Consulente nel settore cinema e home entertainment, collabora con diverse aziende del settore. Ha lavorato come marketing manager editoriale per Arnoldo Mondadori Editore, Medusa Film e Warner Bros.

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