Non potendo più attingere a grandi narrazioni socialmente e culturalmente condivise, costruire la propria identità diventa un compito sempre più individuale.
C'era una volta la triade: Kawabata Yasunari, Mishima Yukio, Tanizaki Jun'ichirō. Relativamente facile trovarne qualche volume - Bompiani o Einaudi, o magari SE - nelle biblioteche di parenti insospettabili e beatamente ignari di sashimi e Harajuku-dolls.