Durante l’anno scolastico 2016/17, la redazione della rivista «La ricerca» e i social media manager di Loescher editore hanno collaborato con la Scuola amica Polo Luciano Bianciardi di Grosseto alla realizzazione di un progetto rivolto al miglioramento della cultura e delle competenze digitali nella scuola.
Nell’ambito del progetto SMS – Social Media School (Regione Toscana – FSE) abbiamo aiutato circa 150 studenti delle classi 3, 4 e 5 di un Istituto Professionale per i Servizi Commerciali e di un Istituto Tecnico per la grafica e per la comunicazione a realizzare una rivista online per la promozione e valorizzazione del territorio, che in questo caso specifico era la provincia di Grosseto.
Maremma Touring, questo è il nome della rivista, ha rappresentato così una palestra per allenarsi a produrre e gestire contenuti digitali e, soprattutto, per acquisire consapevolezza dei processi lavorativi che sono necessari alla realizzazione di un sito internet e dei relativi social network a esso collegati. Noi siamo stati, insieme ad altri, gli allenatori e le allenatrici.
Di seguito trovate un resoconto dell’esperienza, che per il Polo Bianciardi ha rappresentato un’utile attività di alternanza scuola-lavoro.
Pochi autori, tanti redattori
In fase di progettazione è stato scelto di dare alla rivista online Maremma Touring la natura di magazine orientato al racconto di un territorio, e quindi di creare e di gestire un prodotto programmaticamente molto diverso dal “giornalino d’istituto” e dalle logiche amatoriali ad esso connesse. Il risultato atteso e il processo dovevano essere in tutto e per tutto professionali: ambiva ad avere un pubblico il più ampio possibile e lettori trasversali, interessati all’argomento Maremma e non alla provenienza “scolastica” del prodotto; i contenuti da pubblicare dovevano rispondere a criteri oggettivi di interesse pubblico, veridicità, arricchimento culturale, stile, originalità.
Per questo si è deciso, come si farebbe in una redazione, di procedere innanzitutto con la ricerca di autori “veri” – ovvero professionisti, giornalisti, scrittori, storici, artisti – senza forzare gli studenti ad assumere quel ruolo a meno che la candidatura non fosse volontaria (molti ragazzi scrivono, alcuni hanno blog, e questi in alcuni casi si sono offerti e sono stati gli autori “interni” alla redazione: ciò che si è cercato di evitare è stata la performance di scrittura coatta assimilabile alla stesura di un tema o di un saggio breve, dato che lo scopo del progetto non era valutare le competenze di scrittura degli studenti).
Il lavoro dei ragazzi, dunque, salvo pochi e episodici casi, consisteva nell’assumere di volta in volta il ruolo editoriale necessario all’approvvigionamento di contenuti della rivista, in genere seguendo un piano editoriale progettato in anticipo durante le riunioni di redazione: ciascun incontro iniziava e terminava con un momento collettivo in cui si faceva il punto della situazione (stato dell’arte del sito, cose da fare; debriefing o restituzione finali e compilazione dei registri) e consisteva poi in lavoro più o meno autonomo (a seconda del compito) nei panni di redattore (o di iconografo, o di segretario di redazione, o di fotografo, o di web editor), spaziando dal procurarsi gli articoli commissionandoli agli autori (o richiedendo interviste, o organizzando uscite o incontri); al prepararli per la pubblicazione (correggendo le bozze), procurare e preparare le immagini correlate, e infine pubblicarli online sul CMS seguendo l’ordine stabilito dal programma.
Tipologia e contenuto degli articoli variavano molto a seconda del piano editoriale e delle esigenze individuate dalla redazione; unico appuntamento fisso era la pubblicazione il venerdì del post dedicato agli Eventi: un articolo di servizio, redazionale, contenente gli appuntamenti significativi del weekend e della settimana successiva aventi luogo sul territorio.
Ciò ha reso necessario un lavoro preparatorio composito di raccolta delle informazioni, provenienti da più fonti: internet (surfing online su siti di notizie, giornali online, pagine Facebook di associazioni, fondazioni e istituti culturali, comuni), passaparola, locandine, segnalazioni via email alla casella di posta della redazione, e così via, stabilendo in anticipo criteri di scelta che privilegiassero l’importanza intrinseca, la levatura culturale o sociale dell’evento e l’interesse del pubblico. L’elenco così ottenuto e integrato man mano doveva essere chiuso entro l’ultimo giorno utile della settimana, in modo da poter essere formattato, illustrato e pubblicato.
Nella sezione Storie, invece, trovavano posto reportage, interviste, approfondimenti su temi diversi, come pure racconti o poesie, sempre d’autore. Anche in quel caso, data la complessità di certi contenuti, il lavoro è stato suddiviso in più giorni e su più gruppi classe, per cui chi procacciava l’articolo, o faceva l’intervista, o assisteva alla performance o partecipava alla visita non necessariamente (anzi, quasi mai) ha coinciso con chi svolgeva lo step successivo di correzione e pubblicazione del contenuto: proprio perché erano il sito e il suo flusso di produzione a comandare, e si doveva rispondere a logiche collaborative e non personali.
Di seguito il percorso – dal primo contatto alla pubblicazione – che ha portato all’intervista alla scrittrice Roberta Lepri.
L’email con il primo contatto
Buon pomeriggio,
siamo la redazione di MaremmaTouring, un sito nato da un progetto chiamato SMS (social media school), gestito da alcune classi dell’Istituto del polo Bianciardi di Grosseto.
Le scriviamo per chiederle un attimo del suo tempo da dedicare a un’intervista che le esponiamo qui di seguito; l’intervista verrà pubblicata nel nostro sito http://www.maremmatouring.it/web/
Quando hai scoperto questa tua passione per la scrittura?
A cosa ti sei ispirata quando hai scritto il tuo primo libro? di cosa tratta?
Cosa ti ha ispirato a diventare una scrittrice?
Qual è tra i libri che hai scritto quello che ti è piaciuto di più?
Qual è stata la più grande difficoltà che hai incontrato per diventare una scrittrice?
Ti capita di rileggere uno dei tuoi libri?
Oltre alla scrittura hai altre passioni?
Qual è stato il libro che ha avuto più successo?
Puoi parlarci brevemente del tuo ultimo libro?
A cosa ti sei ispirata per scriverlo?
La salutiamo e la ringraziamo anticipatamente per la sua cordialità e collaborazione
Giovanni e Sabrina
La pubblicazione
Una volta ricevuto il file contenente le risposte, un gruppo di redattori ha corretto le bozze, sistemando refusi e formattando il testo per la pubblicazione (ovvero dando un titolo, un sottotitolo, e aggiungendo il profilo dell’autrice intervistata cui era stata chiesta una breve nota biografica). Si è poi proceduto nel cercare un’immagine adatta e si è caricato sul CMS programmando la pubblicazione online di Roberta e la sua storia in base al programma editoriale.
La condivisione
Come per tutti gli articoli del sito, l’ultimo passaggio consisteva nella condivisione sulla pagina Facebook da parte della redazione Social con un post ad hoc.
[continua]