Romanae Disputationes 2019. Pensare al desiderio

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Le Romanae Disputationes sono un concorso nazionale di filosofia che coinvolge studenti da tutta Italia, ormai da cinque edizioni. Negli anni scorsi si è parlato di ragione, di libertà, di giustizia, di tecnologia, di bellezza; si tratta di grandi temi, questioni fondamentali che riguardano l’uomo e il suo rapporto con la realtà. E quest’anno?

Quest’anno scolastico entrante, a essere messo a fuoco sarà proprio il rapporto dell’uomo con la realtà: le RD2019, infatti, riguarderanno il desiderio, come indicato dal titolo del Concorso: “Un extrême désir. Natura e possibilità del desiderio”.

Il titolo in francese è ripreso da un passo di Cartesio che, ripercorrendo il proprio itinerario intellettuale, scrisse: «Fin dall’infanzia sono stato allevato nello studio delle lettere, e poiché mi persuadevano che erano il mezzo per acquisire una conoscenza chiara e sicura di tutto ciò che è utile nella vita, avevo un estremo desiderio di acquisirne la padronanza» (Discorso sul metodo, trad. it. a cura di E. Garin, in Idem, Opere filosofiche, vol. I, Laterza, Roma-Bari 2009, p. 293, ma vedi anche p. 297: «E avevo sempre un immenso desiderio (un extrême désir) di imparare a distinguere il vero dal falso per vedere chiaro nelle mie azioni e procedere sicuro nel cammino della vita»).

Egli spiega poi di non essere affatto contento del proprio percorso scolastico, pur svolto brillantemente e in una scuola d’eccellenza: quel desiderio che lo aveva mosso, infatti, è poi rimasto insoddisfatto. Non senza ironia e, anzi, autoironia, Cartesio tenta perciò di proporre strumenti di metodo per ottenere una «conoscenza chiara e sicura di tutto». Le parole del grande filosofo francese, e il suo stesso essere filosofo, nel senso etimologico di “amante della sapienza”, saranno un punto di riferimento per gli studenti che vorranno partecipare al Concorso e costituiranno l’inizio di un cammino di riflessione personale, certo poi guidato anche da molti altri maestri.

Le Romanae Disputationes, come negli anni precedenti, metteranno a disposizione sul sito del Concorso una serie di video-lezioni tenute da docenti universitari, ripercorrendo alcuni importanti contributi offerti dai classici della filosofia. Inoltre, il lancio del Concorso verrà affidato a Massimo Recalcati, il 26 ottobre prossimo a Milano, presso l’Auditorium “Giovanni Testori”. La psicoanalisi ha molto da dire su questo tema, e Recalcati è uno dei più illustri psicoanalisti lacaniani in Italia. Il quale, in merito, scrive: «Se esistesse una parola fondamentale capace di racchiudere per intero l’esperienza della psicoanalisi, questa parola sarebbe: “desiderio”. Desiderio è e resta la parola chiave, la parola elettiva, della psicoanalisi. Non a caso l’insegnamento di Lacan ritorna incessantemente su questa parola che fu la parola fondamentale di Freud: Wunsch, désir, desiderio» (Ritratti del desiderio, Raffaello Cortina Editore, Milano 2012, p. 25).

La filosofia si apre per sua stessa natura alle altre discipline e agli altri saperi: sarà perciò prezioso per gli studenti, in particolare per quelli del quinto anno, misurarsi anche con l’insegnamento dei classici della psicologia. Del resto, quella che è in gioco è una questione antropologica delicata e di grande importanza. Sempre Recalcati avanza infatti l’idea che «una nuova malattia si fosse diffusa, sotto una miriade di spoglie in Occidente. Ho chiamato questa nuova malattia: estinzione, eclissi, spegnimento, tramonto del desiderio. L’Occidente capitalista, che ha liberato l’uomo dalle catene della miseria trasformandolo in un homo felix, ha prodotto una nuova forma di schiavitù: l’uomo senza inconscio è l’uomo senza desideri, condannato a perseguire un godimento schiacciato sul consumo compulsivo e perennemente insoddisfatto» (ivi, p. 12).

Come ormai da tradizione, i lavori si concluderanno nel Convegno finale. Una grande novità di quest’anno è che esso si svolgerà a Bologna, non più a Roma, grazie alla disponibilità dell’Università di Bologna a ospitare l’iniziativa. I lavori della due-giorni vedranno come protagonisti Carmelo Vigna, dell’Università “Ca’ Foscari” di Venezia, Costantino Esposito, dell’Università di Bari, Adelino Cattani, dell’Università di Padova, e Pietro Toffoletto, insegnante e musicista.
Le lezioni, di livello universitario, si alterneranno a momenti laboratoriali. Gli studenti saranno più che mai protagonisti anche in questa fase, perché aumenteranno, rispetto agli anni scorsi, i dibattiti Age contra tra team estratti a sorte, che si confronteranno esaminando in un dibattito pubblico i pro e i contro delle tesi sottoposte alla loro riflessione.
I workshop saranno dedicati al rapporto tra il desiderio e il cinema, alla scelta universitaria e al desiderio nella politica, grazie alla collaborazione con Cineteca di Bologna e col Museo nazionale del Cinema di Torino. L’evento si concluderà, come di consueto, con le premiazioni finali dei concorsi scritti (junior e senior), degli elaborati multimediali (junior e senior) e dei tornei di dibattito Age contra (junior e senior). Chi non sarà ancora stanco avrà modo di fruire delle visite guidate “Itinerari bolognesi”.


Leggi i Quaderni della Ricerca con le lezioni magistrali e gli elaborati degli studenti:

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Gian Paolo Terravecchia

Cultore della materia in filosofia morale all’Università di Padova, si occupa principalmente di filosofia sociale, filosofia morale, teoria della normatività, fenomenologia e filosofia analitica. È coautore di manuali di filosofia per Loescher editore. Di recente ha pubblicato: “Tesine e percorsi. Metodi e scorciatoie per la scrittura saggistica”, scritto con Enrico Furlan.

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