Ricerche online: archivi storici dei periodici #3

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Lo spoglio dei periodici è reso sempre più facile dalla presenza online delle digitalizzazioni di importanti giornali e riviste. La consultazione degli archivi online può diventare un’occasione per scoprire qualcosa sulla storia dei periodici che hanno accompagnato la vita degli italiani.
Il primo numero de «La Domenica del Corriere» (fonte Digiteca della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma)

La nostra esplorazione degli archivi storici dei periodici, dopo il primo e il secondo articolo, continua. Abbiamo visto nel precedente articolo in quale sito possiamo “sfogliare” online le annate de «L’Illustrazione Italiana». Oggi scopriamo gli altri due principali settimanali illustrati usciti in Italia alla fine dell’Ottocento.

Uno è «La Domenica del Corriere», fondato a Milano nel 1899 come supplemento illustrato del «Corriere della Sera» e uscito, a fasi alterne, per quasi un secolo fino al 1989. Le sue copertine furono illustrate da oltre 350 artisti, fra cui ritroviamo Achille Beltrame, molto amato dai lettori, che alla sua morte sarebbe stato sostituito da Walter Molino, particolarmente noto come fumettista.

Alla fine della Seconda guerra mondiale, la direzione fu assunta fino alla fine del 1946 da Indro Montanelli per poi passare, fino al 1964, al critico teatrale Eligio Possenti (che aveva già diretto la rivista dal 1929 al 1943), con Dino Buzzati come caporedattore. Gli anni Cinquanta videro il grande successo del settimanale, messo in crisi negli anni Settanta dalla concorrenza de «L’Espresso», fondato nel 1955, e «Panorama», fondato nel 1962.

Mentre aspettiamo che, come annunciato, oltre al bellissimo archivio storico del «Corriere della Sera», incontrato nel primo articolo di questa serie, vengano realizzati anche quelli de «La Domenica del Corriere», del «Corriere dei Piccoli» e de «La Lettura», possiamo trovare la digitalizzazione del settimanale, dal primo numero del 1899 al 1950, nella ricchissima Digiteca della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma.

Il primo numero de «La Lettura» (fonte Internet Archive)

Prima di scoprire il terzo settimanale più importante dell’epoca, ci soffermiamo proprio sulla pubblicazione mensile del «Corriere della Sera» appena citata, «La Lettura», uscita dal 1901 al 1946 e riproposta nel 2011 come supplemento domenicale del quotidiano.

Fondata da Luigi Albertini, direttore del «Corriere della Sera» dal 1900 al 1921, e diretta dal drammaturgo Giuseppe Giacosa, suo suocero, la rivista puntava a un’ampia fascia di lettori proponendo argomenti diversi, come annunciato nel primo numero:

Essa deve dunque parlare a molta gente e diversa, alle condizioni, alle abitudini, al luogo della dimora, al grado ed al modo della coltura. […] Le qualità che guadagnano ad una scrittura l’attenzione dei molti, sono la chiarezza e la semplicità. L’ordinamento consiste in una grande varietà, anzi in una vera e propria universalità di soggetti, per modo che ogni lettore vi trovi almeno in parte soddisfatti il proprio gusto e le proprie curiosità.

Ancora una volta vi troviamo scritti degli autori più importanti dell’epoca, da Pirandello a Pascoli, da Verga a D’Annunzio, e una grande cura per le illustrazioni con disegni, fra gli altri, di Marcello Dudovich, Enrico Sacchetti e Sergio Tofano, lo “Sto” creatore del Signor Bonaventura, lanciato sul «Corriere dei Piccoli» nel 1917. Achille Beltrame realizzò per molti anni le copertine della rivista.

Uno spazio di grande rilievo ebbero anche le fotografie, come dimostra il caso dell’articolo La battaglia di Liao-Yang illustrata fotograficamente da Luigi Barzini, uscito nel gennaio 1905. Luigi Barzini senior, già redattore del «Fanfulla», era stato assunto dal «Corriere della Sera» e inviato a Londra, dove imparò la lingua e perfezionò il mestiere di giornalista. Iniziava così la sua lunga collaborazione con il quotidiano come corrispondente, sempre in giro per il mondo: a Parigi per l’Esposizione universale del 1900, a Pechino per la rivolta dei Boxer, in Giappone, in Siberia, in Terrasanta, in Argentina per realizzare un servizio sull’emigrazione italiana, in Russia per la visita di Vittorio Emanuele III allo zar Nicola II, in Marocco, a San Francisco e a Messina distrutte dai terremoti, ma anche al seguito del raid automobilistico Pechino-Parigi…

Con il suo stile semplice e immediato documentò i grandi avvenimenti e i problemi del tempo, come quando nel 1913 si recò a Trieste per raccontare il trattamento ricevuto dalla popolazione di lingua italiana nei territori soggetti all’Austria. Come dichiarò Indro Montanelli nel 1974, centenario della nascita del giornalista, Barzini era stato «il più grande maestro italiano del reportage».

Il giornalista fu anche il primo a documentare la guerra russo-giapponese, come sottolineò «La Lettura» a proposito dell’articolo sulla battaglia di Liaoyang, riassumendone i comunicati e pubblicandone le fotografie:

Luigi Barzini, mandando al “Corriere della Sera” cinque mirabili lettere che descrivono con una semplicità e una verità terribili la battaglia di Lyao-yang, ha inviato una serie di fotografie, che di questa battaglia rendono la realtà precisa e obiettiva. È questa la prima volta che la macchina fotografica nelle mani d’un corrispondente di guerra documenta successivamente e organicamente un combattimento. Pubblicandole, noi abbiamo la coscienza di fare ai lettori un dono prezioso.

Il servizio fece esaurire il numero della rivista in pochissimo tempo.
La collezione completa della rivista è consultabile nell’Emeroteca Digitale della Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, mentre le copie dal 1901 al 1922 (in questo caso con le copertine) sono presenti in Internet Archive.

«La Tribuna Illustrata» (fonte Digiteca della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma)

E siamo arrivati al terzo settimanale illustrato preferito dagli italiani: «La Tribuna illustrata». fondata a Roma nel 1890 come supplemento del quotidiano «La Tribuna» (1883-1946), che nel 1893 sarebbe stato coinvolto nello scandalo della Banca Romana che portò alla caduta del governo Giolitti I. Nel corso degli anni la rivista creò un supplemento domenicale, diventò mensile e tornò settimanale incorporando il supplemento e variando leggermente il nome.

La Guerra d’Abissinia (1894-1896) rappresentò un momento cruciale per la rivista, che si concentrò sul conflitto per rispondere al forte interesse dei lettori e alla necessità di avere notizie dei soldati al fronte. Negli anni Cinquanta «La Tribuna illustrata» venne acquistata e rilanciata dalla concorrente «Domenica del Corriere», per poi essere chiusa nel 1969.
Nell’ormai nota Digiteca della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma possiamo sfogliare i numeri digitalizzati della rivista, dal 1890 al 1949.

Mi piace molto il modo in cui «La Lettura» si era presentata al pubblico:

Ad ogni passo che moviamo nell’aperta campagna, nelle città, nelle stanze della casa, noi avvertiamo mille nostre minute ignoranze che i nostri padri non avvertivano. Chi si accorge di ignorare, arde di colmare la lacuna, e solo si accorge di ignorare quegli che già possiede qualche principio di cognizione.

Ardendo di colmare la lacuna, continueremo anche noi l’esplorazione degli archivi storici dei periodici più interessanti presenti online.

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Elena Franchi

È storica dell’arte, giornalista e membro di commissioni dell’International Council of Museums (ICOM).
Candidata nel 2009 all’Emmy Award, sezione “Research”, per il documentario americano “The Rape of Europa” (2006), dal 2017 al 2019 ha partecipato al progetto europeo “Transfer of Cultural Objects in the Alpe Adria Region in the 20th Century”.
Fra le sue pubblicazioni: “I viaggi dell’Assunta. La protezione del patrimonio artistico veneziano durante i conflitti mondiali”, Pisa, 2010; “Arte in assetto di guerra. Protezione e distruzione del patrimonio artistico a Pisa durante la Seconda guerra mondiale”, Pisa, 2006; il manuale scolastico “Educazione civica per l’arte. Il patrimonio culturale come bene dell’umanità”, Loescher-D’Anna, Torino 2021.
Ambiti di ricerca principali: protezione del patrimonio culturale nei conflitti (dalle guerre mondiali alle aree di crisi contemporanee); tutela e educazione al patrimonio; storia della divulgazione e della didattica della storia dell’arte; musei della scuola.

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