Più di trecento iscritti a “Le storie siamo noi”

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Come sapete, domani e dopodomani si svolge la settima edizione del convegno biennale ”Le storie siamo noi”, dedicata alla lettura e scrittura al tempo dei social media: un tema particolarmente sentito da insegnanti e professionisti del settore socio-sanitario, oltre che, ovviamente, da tutti gli adulti che in questo particolare momento storico si trovano a ricoprire un ruolo educativo. Dopo aver superato i trecento partecipanti, le iscrizioni sono chiuse.

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Dopo aver già affrontato questi temi in alcuni incontri che si sono svolti durante il mese di maggio alla Biblioteca della Ghisa, che hanno avuto per protagonisti il pedagogista Federico Batini – uno degli organizzatori del convegno –, la storica Vanessa Roghi e lo psicologo Andrea Smorti, il comitato scientifico ha deciso di approfondire ulteriormente lo studio dei cambiamenti in corso, nel tentativo di fornire spiegazioni teoriche e soluzioni pratiche per mettere a frutto le potenzialità delle nuove tecnologie e di prevenire il loro abuso.

Il convegno, che si svolgerà all’interno dell’Area ex-Ilva, nei locali della Fonderia 1, del Teatro Fonderia Leopolda, del Museo Magma e della Biblioteca della Ghisa, sarà avviato dall’assessore Barbara Catalani e inizierà con quattro lezioni tenute da alcuni dei maggiori studiosi italiani che si occupano, da diversi punti di vista disciplinari, dei cambiamenti provocati dalle tecnologie digitali. Paolo Jedlowski aprirà i lavori con un intervento dedicato alla rappresentazione dei social media nella fantascienza: un genere letterario e cinematografico che si presta a rivelare le tendenze presenti nelle società contemporanee. Marco Gui, autore di un recentissimo libro su “Il digitale a scuola. Rivoluzione o abbaglio?” (il Mulino), proseguirà con una lezione intitolata “Sovrabbondanza di comunicazione ed educazione: sfide, evidenze, prospettive di intervento”. La terza lezione, tenuta da Andrea Smorti, affronterà il tema della “Comprensione narrativa nell’era digitale” dal punto di vista della psicologia, mentre Alessandro Bogliolo, uno dei massimi esperti di pensiero computazionale e di coding, parlerà di “Digital Storytelling ante litteram”.

I lavori del mattino proseguiranno con la presentazione di una parte delle ricerche selezionate da un comitato di revisori esperti. Si tratterà dei risultati di tre lavori di area pedagogica condotti da docenti e ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, dall’INDIRE di Firenze e dall’Università di Perugia.

Al pomeriggio i partecipanti potranno scegliere di partecipare a uno dei cantieri di pratiche narrative tenuti da esperti che presenteranno strumenti e attività sperimentate in ambito educativo, sociale o sanitario. I cantieri, che si terranno in sessioni parallele all’interno di diversi locali dell’area ex-Ilva, richiederanno la partecipazione attiva e saranno un’occasione di confronto tra professionisti e apprendisti che condividono l’interesse per gli approcci narrativi. Chiuderà i lavori una lezione di Michele Cometa sulla “biopoetica”, una nuova prospettiva di ricerca che integra le scienze della vita e gli studi letterari.

La giornata si chiuderà alle 21.30 al Museo Magma con un evento aperto a tutti: l’attrice Arianna Gaudio presenterà per la prima volta a Follonica il suo monologo teatrale intitolato “Vota Kurt Kobain”. È la storia Viola Finimondi, giovane disoccupata romana, che crea per scherzo un movimento politico chiamato “Vota Kurt Cobain!”. A sua insaputa il movimento viene realmente presentato alle elezioni da un personaggio misterioso. Con il 37% dei consensi “Vota Kurt Cobain!” diventa all’improvviso il primo partito d’Italia.

I lavori di sabato 5 ottobre si apriranno con un omaggio a Gianni Rodari, nume tutelare di quanti si occupano della funzione educativa della lettura e della scrittura. Il compito di presentare questo grande autore sarà affidato a Vanessa Roghi, che sta per dare alle stampe un libro intitolato “Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari” (Laterza).

La mattina proseguirà con una seconda serie di cantieri di pratiche narrative, tra cui si segnala un seminario per insegnanti, giornalisti e amministratori dedicato al tema del rapporto tra narrazione e politica, che sarà affrontato a partire dal caso concreto del dibattito sull’uso del termine “fascista” come adatto o no a descrivere situazioni, personaggi, idee, tendenze di oggi. Il seminario, intitolato “Di tutta l’erba un fascio: narrazione e politica”, avrà per protagonisti Daniele Aristarco, Alberto Prunetti e Vanessa Roghi e sarà condotto dalla redattrice de «La ricerca» Alessandra Nesti.

Il pomeriggio alla presentazione di altre due ricerche seguiranno altre due lezioni. La sociologa Olimpia Affuso illustrerà il funzionamento e il ruolo di fake news, haters e memi, considerati come “nuovi tipi di battaglie narrative” che hanno l’obiettivo di modellare a fini strategici le percezioni collettive. Ercole Giap Parini, infine, ricorrerà allo straordinario caso del poeta portoghese Fernando Pessoa per spiegare alcune pratiche di riuso tipiche del web. I lavori saranno chiusi da un intervento dei due organizzatori, Federico Batini e Simone Giusti e da una lettura ad alta voce dello scrittore Alberto Prunetti.

Vi aspettiamo!


Il convegno è organizzato dalle associazioni Pratika e L’Altra Città e dalla Città di Follonica

in collaborazione con A.I.S.E. – PHP srl – Loescher editore – Giunti editore – Pensa Multimedia editore –– Associazione Nausika – L.a.A.V. – Thelème srl – Cooperativa sociale Soliarietà è crescita

Media partner: La Ricerca di Loescher Editore

#lestoriesiamonoi2019

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