[Dall’introduzione del quaderno di lavoro, a cura di Federico Batini e Simone Giusti]
Sotto l’etichetta “Neet” – ha affermato Francesco Silvestri in uno suo articolo che, come il volume, ruba il titolo a una canzone dei CCPI (“Non studio, non lavoro, non guardo la tv, non vado al cinema, non faccio sport…”) – trovano spazio “disoccupati, giovani con la sindrome di Peter Pan, giovani chiamati a sacrificare le proprie aspirazioni per responsabilità familiari di cura di anziani e bambini, giovani impegnati a viaggiare o occupati in attività artistiche, giovani momentaneamente inattivi, fuoricorso di lungo corso, disabili e altro ancora”. Si tratta di persone che in gran parte sono entrate nella condizione di Neet per scelta, più o meno temporanea, e che aspettano solo una buona occasione per uscirne.
Voi siete le vostre storie. Siete il prodotto di tutte le storie che avete ascoltato e vissuto, e delle tante che non avete sentito mai. Hanno modellato la vostra visione di voi stessi, del mondo e del posto che in esso occupate. Daniel Taylor, Le storie ci prendono per mano, 1999Con la parola dropout, invece, si indicano gli alunni e le alunne che ogni anno “sgocciolano” via dalle scuole pubbliche, incapaci di portare a termine un percorso di studi e in molti casi, una volta raggiunta la maggiore età, pronti a entrare nella condizione di Neet.
Il convegno di quest’anno, giunto alla sua quinta edizione, intende affrontare con i consueti metodi e strumenti il problema dei giovani Neet e dropout, una vera e propria emergenza educativa e sociale che le istituzioni stanno fronteggiando, al momento, con mezzi spesso inappropriati e sempre inadeguati alla gravità e alla complessità della situazione.
Abbiamo chiesto ai relatori invitati a tenere le lezioni di fornire il punto di vista della loro disciplina sul problema individuato o sulle possibili soluzioni offerte dalla ricerca scientifica e dalla pratica educativa. Numerosi ricercatori che hanno risposto alla call avranno la possibilità di presentare i risultati del loro lavoro nel campo dell’analisi e del contrasto ai fenomeni dell’abbandono scolastico e dell’inattività. Una speciale sessione poster sarà dedicata ai progetti GiovaniSì Neet promossi da Regione Toscana: alcuni operatori e volontari delle associazioni che stanno lavorando per accompagnare i giovani verso percorsi di reinserimento lavorativo o formativo nelle diverse città della Toscana presenteranno i loro progetti e ne parleranno con chi vorrà avere informazioni su metodi, strumenti e risultati. Infine, sarà possibile partecipazione a dei “cantieri di pratiche”, veri e propri laboratori in cui l’approccio narrativo è applicato ai diversi settori del lavoro educativo e sociale.
Qui il programma del convegno e il comunicato stampa.
Qui l’edizione 2013.
Qui il Quaderno della ricerca #5, Imparare dalla lettura, che raccoglie i contributi delle precedenti edizioni de “Le storie siamo noi”.