Far East Film Festival 2024

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Dal 24 aprile al 2 maggio si terrà a Udine la 26esima edizione del Far East Film Festival, la più importante rassegna europea dedicata al cinema dell’Estremo Oriente.
La locandina del festival.

I numeri di quest’anno confermano l’importanza ormai raggiunta da questo interessante appuntamento del calendario del cinema. Il programma prevede 75 film (48 in concorso e 27 fuori concorso), provenienti da 12 paesi, tra cui ben 11 anteprime mondiali. Nove giorni di full immersion nell’universo di un cinema che negli ultimi decenni ha saputo uscire dalla nicchia degli appassionati per conquistare anche il grande pubblico.

Il programma si chiuderà con la consegna del Gelso d’Oro alla carriera al maestro del cinema Zhang Yimou. Nel corso degli anni Novanta il regista cinese si è imposto come uno degli artisti più innovativi del panorama del cinema mondiale, rinnovando non solo l’estetica del cinema cinese, ma affermando anche una visione stilistica e poetica personale, capace di trascendere i generi per imporre una riconoscibile firma autoriale su ogni sua opera. Il Far Est Film Festival renderà omaggio alla carriera di Zhang Yimou presentando alcune tra le sue opere più famose: il thriller Under the Light (2023) e le versioni restaurate di Lanterne rosse (1991) e Vivere! (1994).

Yolo

La rassegna si apre con una delle opere più attese della stagione: YOLO (acronimo di You Only Live Once), diretto e interpretato da Jia Ling, che in Cina ha già incassato oltre 500 milioni di dollari. Il film racconta la storia di una donna, che di fronte alle difficoltà della vita, decide di non arrendersi, ma anzi di combattere nel vero senso della parola, indossando i guantoni da box e cominciando una carriera sul ring.

Quest’anno il programma del festival ha riservato uno spazio importante alla generazione di giovani cineasti orientali. Registi che si stanno affermando rapidamente grazie ad opere innovative, sia dal punto di vista estetico che narrativo.

Tra i lungometraggi più interessanti segnaliamo il film d’esordio del regista cinese Nick Cheuk. Con il suo Time Still Turns the Pages racconta le distorsioni di un’organizzazione sociale che costringe i bambini a vivere a scuola e in famiglia in un malsano clima di continua e spietata competizione.

12.12: The Day

The Midsummer’s Voice, firmato dalla giovane regista di Pechino Zhang Yudi, porta sullo schermo un ritratto di un adolescente innamorato dell’opera cinese e del bel canto, alle prese con i problemi tipici della sua età, dal cambiamento della voce e del corpo, fino ai turbamenti sentimentali e alla scoperta della sessualità.

Il film di Michihito Fujii 18×2 Beyond Youthful Days è un’opera sentimentale in cui l’attore Hsu Kuang Han interpreta lo stesso personaggio a 18 e a 36 anni.

Il regista coreano Kim Tae- yang presenta il suo primo lungometraggio: Mimang. Un film tutto incentrato sull’analisi dei sentimenti con un tocco di romanticismo.

Nel programma non mancano titoli di grande successo, che nei paesi d’origine hanno raggiunto box office da record, come ad esempio il thriller 12.12: The Day di Kim Sung-su,  l’horror Exhuma firmato da Jae-hyun Jang, il samurai movie Goban-giri di Shiraishi Kazuya, la trasgressiva e divertente commedia Becky & Badette di Jun Lana e il poliziesco The Goldfinger di Felix Chong, regista del cult movie Infernal Affairs (2002).

The Goldfinger
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Alessio Turazza

Consulente nel settore cinema e home entertainment, collabora con diverse aziende del settore. Ha lavorato come marketing manager editoriale per Arnoldo Mondadori Editore, Medusa Film e Warner Bros.

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