Immaginiamo di dover scrivere un articolo, una tesina o ancora un saggio breve.
Per prima cosa dobbiamo organizzare i contenuti, in modo che:
– seguano un ordine logico (titolo principale, sottotitoli e titoli dei paragrafi);
– siano chiari e comprensibili e invitino dunque alla lettura;
– siano ben presentati in una pagina ordinata, rispettino in una parola alcune importanti regole grafiche.
Proviamo a riassumere qualcuna di queste regole in una formuletta, semplificata ma essenziale ai nostri fini:
Tipografia + colori + immagini = comunicazione efficace
Per tipografia s’intende la scelta ragionata dei font da utilizzarsi per la composizione dei testi. È la componente essenziale di un qualsiasi progetto grafico: l’equilibrio tra testo scritto, immagini e colori usati definisce l’impatto visivo della pagina che stiamo progettando. Da ciò, inevitabilmente deriva il maggiore o minore impatto di ciò che vogliamo comunicare.
Nella struttura generale di un font contano essenzialmente l’altezza massima dei caratteri minuscoli, maiuscoli e dei numeri, in alto e in basso (linea ascendente e linea discendente). Questo parametro definisce il corpo del carattere.
La progettazione dei font è oggetto di studi specifici, in cui la ricerca di soluzioni grafiche più o meno originali, moderne o innovative, si coniuga alle neuroscienze (pensiamo per esempio ai caratteri ad alta leggibilità). Avremo dunque a disposizione:
- Font con grazie (o “serif”): a
- Font senza grazie (“sans-serif”):a
- Font monospazio (o a larghezza fissa):a
- Font calligrafici:a
- Font decorativi: a
In generale i font del primo tipo, graziati, risultano più leggibili (non per niente sono utilizzati nei giornali). Per il web, al contrario, si preferiscono font lineari e puliti (helvetica o verdana, per esempio).
Il colore: la scelta dei colori è tutt’altro che secondaria nella comunicazione scritta. E non solo. Esistono studi scientifici che codificano i principi neurologici cui si basa la percezione dei colori da parte del cervello umano, gli effetti sull’organismo e sulla psiche. E a seconda dei Paesi e delle culture i significati dei colori mutano in maniera significativa.
In generale distinguiamo colori freddi, come il verde e l’azzurro, dai colori caldi, il giallo, il rosso e l’arancione. I primi sono rassicuranti, riposanti e calmanti, i secondi sono stimolanti, intensamente emozionali, audaci.
Perciò è bene che le combinazioni dei colori non siano casuali, ma rispettino uno schema armonioso e coerente. Guardiamo la ruota dei colori, e proviamo ad abbinare i colori sulla base della loro posizione relativa nel cerchio.
Possiamo scegliere di abbinare i colori complementari, o quelli contrastanti. (1.)
Senza trascurare anche lo schema monocromatico, scegliendo cioè una tinta sola, ma affiancando le varie sue sfumature! Di solito questa soluzione porta a risultati decisamente eleganti. (2.)
Anche il bianco e il nero sono colori e le sfumature dei due –i grigi- offrono soluzioni ugualmente interessanti. (3.)
Le immagini.
A questo punto, scritto il testo, decisa la struttura, stabiliti i colori, è ora di inserire le immagini.
Attenzione!
Scegliamo decisamente di inserire solo gli elementi iconografici funzionali alla comprensione del testo, soprattutto se stiamo scrivendo un articolo breve.
Introduciamo quindi uno schema, una tabella, o più semplicemente fotografie e disegni il più possibile in corrispondenza del contenuto che abbiamo deciso di illustrare. Se inseriamo una fotografia, pensiamo se sia utile farla accompagnare da una breve didascalia.
Aggiungiamo una buona dose di contenuti meditati, selezionati e ben esposti e… il gioco è fatto!