Vogliamo segnalare un programma interattivo il cui uso in classe può aumentare la motivazione verso lo studio della filosofia, nonostante il fatto che sia in lingua inglese e che risulti abbastanza impegnativo. Il primo aspetto forse non è più un grosso problema, almeno nei trienni di scuola superiore, dove i ragazzi hanno ormai alle spalle diversi anni di studio di questa lingua e dove si sta introducendo l’insegnamento di una disciplina in una lingua straniera, che di solito è appunto l’inglese. Il secondo potrebbe rivelarsi come un fattore di stimolo per gli studenti più impegnati e maggiormente interessati allo studio della filosofia. Il programma può essere scaricato da questo link, http://www.theplayofmind.com/moral_forbears_setup.exe e per essere usato deve prima essere installato sul proprio computer. Si tratta di un’operazione che prende poche decine di secondi, poi siamo pronti per questo “gioco della mente”, come recita il titolo del sito (www.theplayofmind.com) che contiene molti altri software interessanti, in gran parte di argomento filosofico.
Il programma si chiama “Moral Forbears”, cioè “Gli antenati della morale” o, con una traduzione più libera ma più in sintonia con lo spirito del programma, “Le basi della morale” (il logo, che rappresenta alcuni orsi, gioca con il termine “forbears” scomponendolo in “for bears” e quindi il titolo diventa ironicamente “Morale per orsi”). Vengono presentate citazioni di filosofi importanti relativamente ad una serie di ambiti etici, dal problema del libero arbitrio alla natura della coscienza, all’analisi di virtù come l’onestà o il coraggio, dai giudizi sulla moderazione e l’autocontrollo, alla concezione della giustizia e della legge, e così via. Il gioco prevede anche la possibilità di cercare di individuare l’autore di ogni citazione, ma è soltanto una funzione marginale. La proposta principale consiste invece nell’indicare, per ogni problema, le frasi con le quali siamo d’accordo, cioè quelle che meglio rispecchiano il nostro sistema di valori, per poi tracciare automaticamente un “profilo morale”, cioè una descrizione degli orientamenti etici del soggetto che ha risposto.
Anche se il gioco richiede impegno (ma i progressi vengono salvati e si può ultimare in più sessioni), la componente ludica non è secondaria e di solito crea un certo entusiasmo negli studenti. Inoltre, la scelta tra alternative possibili relativamente a numerosi temi etici (nove in tutto) può essere anche il punto di partenza per interessanti dibattiti all’interno della classe e una strada per riprendere concezioni etiche già studiate, ma rivisitate in una prospettiva più attuale, perché vengono viste come possibili risposte a problemi che ancora oggi suscitano il nostro interesse.
La valutazione conclusiva delle inclinazioni etiche si basa su sei coppie di variabili: libera volontà/determinismo, misticismo/realismo, credenza/agnosticismo, idealismo/pragmatismo, assolutismo/relativismo, romanticismo/cinismo. Un numero più o meno alto di frecce, a seconda delle risposte che confermano un certo atteggiamento, segnala le nostre propensioni verso una delle due alternative. Si tratta di un gioco o poco più, ma è un gioco che fa riflettere, perché spinge a chiedersi quali sono le implicazioni etiche di ogni affermazione. Può essere anche utilmente rovesciato, nel senso di ripercorrere le scelte per capire in base a quali criteri il programma ha elaborato certe valutazioni conclusive ed eventualmente discutere se le risposte specifiche alle diverse domande autorizzavano o meno il giudizio formulato.