Le difficoltà che gli studenti della scuola italiana, non solo quelli di madrelingua straniera o con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), incontrano nella lettura in generale, e dunque anche nella lettura dei testi di storia, sono all’ordine del giorno.
Naturalmente un testo di storia può essere letto e analizzato, come qualsiasi altro testo, con l’occhio e gli strumenti del linguista. E può essere riscritto avendo cura di renderlo più accessibile a lettori inesperti o deboli. Ciò sarà possibile ponendo rinnovata attenzione alla sintassi, al lessico e curando la gerarchia dei concetti. Anche l’uso di alcune tecniche narrative potrà rendere il testo più interessante e gradevole al lettore digiuno di storia.
I testi di storia però, per loro natura, contengono una quantità di piani che deve essere rispettata, pena la perdita della specificità storica del testo. Ad una prima esposizione, fatta di informazioni e descrizioni relative, ad esempio, a tempi, luoghi e persone, si sovrappone un piano più propriamente narrativo, che racconta una vicenda (una storia appunto). Ma l’autore di storia (lo storico) non può fermarsi qui. Dovrà esplicitare il rapporto con le fonti che gli permettono di narrare quella specifica vicenda e dovrà anche argomentare per quali vie, scelte e ragionamenti ha scelto di narrarla così e non altrimenti e, infine, spiegare la rilevanza che la vicenda narrata ha per noi tutti oggi. Il metodo storico non può essere separato dal testo storico, che altrimenti non sarà più tale.
Questa struttura fatta di piani diversi è costitutiva del testo di storia, poiché ciò che soprattutto cerchiamo nello studio della storia è, sì, la conoscenza dei fatti e delle interpretazioni del passato, ma anche (e soprattutto) l’allenamento e lo sviluppo dello spirito critico, la ricerca della verità e della sua (storica) antagonista: la menzogna.
L’eterna contrapposizione tra verità e menzogna, sempre attuale, lo è ancor di più da quando internet mette a disposizione una quantità apparentemente infinita di testi, documenti, notizie più o meno attendibili: la difficoltà sta proprio nel gestire il materiale della rete, filtrarlo, approcciarvisi con spirito critico, verificare e scremare. Per non mettere tutto sullo stesso piano.
Il sito dell’associazione Clio 92 è ricco di segnalazioni su manifestazioni ed eventi legati alla didattica e alla storia; una sezione è dedicata alla storia digitale, con una rassegna dei siti che offrono risorse multimediali, archivi online, strumenti e software per la ricerca storica. Inoltre dal sito si può seguire l’attività dell’associazione, che è anche ente accreditato per la formazione dei docenti e offre corsi di aggiornamento.