Società
Leggendo della “Generazione Bataclan”, definita da «Libération», all’indomani delle stragi di Parigi, di “jeunes, festifs, ouverts, cosmopolites”, e i commenti di chi non si sente rappresentato da questa etichetta.
Se c'è un tema politicamente rischioso nella scuola di oggi, è quello a cui abbiamo dedicato questo numero della Ricerca: l’educazione di genere, la sessualità a scuola, la polemica sull'"ideologia" gender.
Stanley Milgram, una figura che non smette di parlare alla nostra contemporaneità, nell'ultimo film di Almereyda.
La guerra in corso nello Yemen sta facendo precipitare la situazione sia sotto il punto di vista umanitario che della distruzione del patrimonio culturale. PPP, nel 1971, attirava l’attenzione sulla bellezza dello Yemen.
“Leggere non sopporta l’imperativo”. Così pare. L’invito di Pennac a considerare la lettura un piacere da trasmettere ai ragazzi di ogni età semplicemente liberandoli dall’obbligo di aprire libro è del 1992.
Il racconto di sé si trova al crocevia di importanti processi mnestici, linguistici, relazionali. L'intervento di apertura del convegno "Le storie siamo noi" 2015.
Halloween si avvicina, e molti negozi sono già pronti con biscotti, trucchi, abiti e accessori per l’occasione. Li guardo, ma non mi piacciono.
Al tempo dei romani era noto come Arabia Felix, ora è un paese sconvolto dalla guerra. Intervista a Soraya Abu Monassar, operatrice umanitaria italo-yemenita residente a Sana’a.
“Una frontiera riconosciuta è il miglior vaccino possibile contro l’epidemia dei muri”. Un piccolo libro controcorrente, ma molto stimolante: "Elogio delle frontiere" di Debray.
Sono abituata alle letture disturbanti. La sentenza che assolve i sei imputati dall’accusa di stupro di gruppo a Fortezza da Basso, però, rischia di essere troppo anche per me.
