Il libro digitale si espande sul Web, è mobile, aperto, flessibile, trasformabile. Anche l’ambiente scolastico modifica la sua connotazione fisica e temporale. La classe ora risiede anche sul Web.
Occorre adeguare l’istruzione all’era digitale, inserendo le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nell’attività scolastica quotidiana. Un excursus storico permette di ripercorrere le origini del cambiamento.
L’Accademia di Svezia ha conferito il premio Nobel per la letteratura 2012 allo scrittore Mo Yan, “perché con il suo realismo allucinatorio fonde racconti popolari, storia e contemporaneità”.
Il Ministro Francesco Profumo e il Presidente della Confindustria Giorgio Squinzi hanno sottoscritto ieri un Protocollo d'Intesa finalizzato alla realizzazione di progetti, promossi dal MIUR e da Confindustria, per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca bandisce la quarta edizione del Concorso Nazionale “NewDesignduemilatredici” rivolto agli studenti del IV e del V anno degli Istituti Statali d'Arte/Licei Artistici e del III anno dei Licei Artistici...
Come spesso accade nel mondo della scuola, una singola attività suscita interrogativi e riflessioni che portano l’osservatore e l’operatore ben al di là dell’ambito cui quella singola attività si riferisce. Tipico esempio di questa fenomenologia è costituito da quella complessa e non univoca procedura che porta il nome di “adozione dei libri di testo”.
Una sperimentazione tecnologica all’avanguardia: che cosa succede quando le tecnologie dell’informazione e della comunicazione vengono introdotte in classe? Come si trasforma l’ambiente di apprendimento?
Le immagini che commentano l’articolo "Multiculturalismo e intercultura" dedicato alla diversità culturale sono state esposte nel 2007 alla cinquantaduesima edizione della Biennale di Venezia in una sezione specifica dedicata all’arte del popolo rom dal titolo Il Paradiso Perduto. La mostra, la prima in assoluto di questo genere, presentava al pubblico opere dei maggiori talenti di arte visiva appartenenti a quella che rimane la più numerosa minoranza etnica europea.
Oggi la riflessione antropologica sul concetto di cultura consiglia di andare oltre la prospettiva multiculturale: è necessario infatti non solo accettare le diversità ma anche confrontarsi con esse