Con queste parole si apre la pagina di Tessere la rete, un progetto nato dall’iniziativa di Francesca Sanzo, esperta di comunicazione e blogger, che da anni mette la sua sapienza femminile al servizio della sfida di Arianna: fornire il filo del lógos che consente di uscire dal labirinto della rete in cui tutti noi rischiamo quotidianamente di perderci.
Intrecciare testi (dal lat. textum, ‘tessuto’), spiegare (dal lat. explicare, propriamente ‘togliere le pieghe in un tessuto’) sono attività centrali nel mondo della scuola, che i nuovi mezzi digitali – se usati consapevolmente e creativamente – possono contribuire a potenziare. Blogger di classe ne è un esempio: si tratta un progetto rivolto agli adolescenti (11-15 anni), ma anche ad insegnanti ed educatori, che mira a incentivare l’uso positivo della rete e dei social media presso i giovanissimi. Attraverso un’attività laboratoriale, i ragazzi vengono coinvolti in attività di storytelling: imparano così a raccontare e raccontarsi usando gli strumenti di editing disponibili online. Il blog può diventare inoltre uno strumento di riflessione e discussione su temi come la sicurezza online e il cyberbullismo.
Dozzilla è un esempio di blog scolastico realizzato presso la scuola media Dozza di Bologna: i ragazzi hanno organizzato una redazione web, raccontato il quartiere Barca, i suoi intrecci multiculturali e i suoi percorsi, ma anche la “geografia sentimentale” dei paesi d’origine. Un progetto che richiama un’altra esperienza bolognese, il geoblog Percorsi emotivi (sviluppato dalla Fondazione Istituto Gramsci dell’Emilia Romagna), che invita gli utenti a inserire liberamente micro-racconti in corrispondenza di luoghi della città individuati grazie al servizio mappe di Google, contribuendo così a creare uno storytelling urbano polifonico.