Consulente nel settore cinema e home entertainment, collabora con diverse aziende del settore. Ha lavorato come marketing manager editoriale per Arnoldo Mondadori Editore, Medusa Film e Warner Bros.
Come ogni anno, Giffoni si appresta a diventare il palcoscenico mondiale del cinema per ragazzi. Dal 18 al 27 luglio, la cittadina campana, che ha ormai legato indissolubilmente il suo nome alla settima arte, ospiterà la 44esima edizione del Giffoni Film Festival.
Lontano dal facile film scandalo, Lars von Trier firma l’ultimo capitolo di un personale viaggio nel nero abisso della depressione. Una terapia cinematografica, che percorre senza censure i territori sconvenienti del dolore, del sesso, del caos senza senso dell’esistenza, della morte.
Una spiaggia solitaria. Sdraiata al sole, un’adolescente bellissima si assicura di essere al riparo da sguardi curiosi e si spoglia. La vediamo in soggettiva, da lontano, attraverso un binocolo. Una visione voyeuristica. Oggetto di uno sguardo che ben presto scopriamo essere quello, affettuoso e innocente, del fratellino.
Presentato fuori concorso a Venezia, The Canyons è un’interessante riflessione metalinguistica sul fare cinema, o meglio sull’impossibilità di fare cinema. Le inquadrature iniziali descrivono aree urbane desertificate e fatiscenti. Cinematografi abbandonati e cadenti sembrano annunciare la morte del cinema - o forse solo dell’esperienza collettiva della visione, del luogo in cui si consuma un rito sociale, sacro.
Un road-movie paradossale, che vive di falsi movimenti, stasi esistenziali, tableaux vivants sapientemente giustapposti, tenuti insieme da una straordinaria sensibilità umana. Un mondo grottesco e straniante abitato da vite marginali e periferiche. Monadi d’umanità dimenticata che ruotano, nel loro apparente immobilismo, attorno al caos della città, appena sfiorate dal traffico del GRA.