Ho già discusso su «La Ricerca» alcuni paradossi dell’educazione. Vorrei questa volta segnalare un affascinante paradosso del legame. Ne ho trovato una formulazione brillante ed esteticamente bella nel testo della cantautrice Norah Jones, Don’t Miss You At All (2004).
Destare lo stupore e la meraviglia dei bambini ricoverati in ospedale, distraendoli dal dolore e dalle procedure mediche. È quello che fa, da anni, lo psicologo e pedagogista clinico Mirko Magri.
”La scuola crea negli studenti un nesso inconscio tra il libro e il giudizio a cui lo studente viene sottoposto a partire dalla conoscenza delle pagine di quel libro. Quanto basta perché il libro si connetta alla figura del dovere e si distanzi definitivamente da quella del piacere.“
Partiamo dal titolo. Conciossiacosaché significa "poiché". L'occasione di ripensarci me l'ha data una lettera che stavo scrivendo e che cominciava con questa congiunzione, appunto. Alla terza riga mi sono fermato perplesso. Si può cominciare un testo con "poiché"?
"Quando diciamo amore non sospettiamo il basilare riferimento all’allattamento che la parola cela nelle sue origini; quando diciamo invidia eludiamo il riferimento all’occhio maligno che il termine possiede nei suoi ancestrali inizi".