Ai “miei” maturandi
Voglio dirvi Grazie
Grazie per esserci stati sempre, ogni giorno, puntuali e sorridenti
Grazie per aver risposto “Bene!” ogni volta che vi ho chiesto: “Come state ragazzi?”
Grazie per non aver mollato, per non esservi sottratti mai, per essere stati pazienti
Grazie per aver preteso che la vostra formazione venisse curata come sempre
Per non aver tagliato i fili e aver permesso che il processo di apprendimento continuasse a distanza come in presenza
Grazie per aver rispettato le regole del distanziamento “civile”
Per non essere stati capricciosi, né avventati
Per aver compreso che il bene comune viene prima dell’ego
Grazie per aver dato tanto in questi mesi e tantissimo in questi giorni: il nostro lavoro ha senso perché ci siete voi!
Grazie per aver praticato la sublime “arte della rinuncia”, voi che avete il diritto di pretendere tutto senza chiedere
La rinuncia a festeggiare i 100 giorni agli Esami dopo aver affittato la casa al mare
A partire per il viaggio d’istruzione a Budapest pagato coi vostri risparmi e su cui fantasticavate da mesi
Ai diciottesimi, vostri e dei compagni
A partire per fare i test universitari
Alla notte prima degli esami
Alla foto-ricordo di classe
Ai riti di passaggio
All’esame canonico con le sue incognite e le sue certezze
Ai banchi lungo i corridoi
Ai bisbigli durante la seconda prova
Agli abbracci, ai baci, ai salti di gioia con gli amici
Alle pacche sulle spalle, alla vicinanza che vi rende più forti e più sicuri
La rinuncia alla cena di fine anno con i professori in cui i ragazzi arrivano con la camicia stirata e le ragazze elegantissime e con i tacchi, ma con la faccia pulita di sempre (e noi pensiamo a come sia passato in fretta il tempo da quando, piccoli e spauriti, avete risposto all’appello del primo giorno di qualche anno fa!)
Alle parodie dei proff
Alla lettera d’addio e di ringraziamento letta in piedi con la nostalgia che già si fa lacrima
Al Diploma Day nel giardino della scuola con i genitori emozionati
La rinuncia al viaggio dopo l’esame tutti insieme nell’isola greca col sole negli occhi…
Avete rinunciato a tanto, stoicamente, senza fare le vittime, pronti a riprendervi quel futuro che oggi sembra così incerto.
Tuttavia spero di avervi in parte ricompensati lasciandovi qualcosa in cambio:
il mio impegno, la mia dedizione, la passione con la quale mi auguro di avervi contagiato almeno un po’.
Ho cercato di trasmettere cos’è la letteratura per me… un viaggio umanissimo che ha una sola meta: l’infinito!
Questo viaggio l’abbiamo fatto insieme, accanto a voi e mai davanti, dalla stessa parte.
E in quel mare infinito abbiamo fatto naufragio con Leopardi.
Siamo andati oltre la Siepe, là dove la Nebbia scompare
Abbiamo oscillato tra Spleen e Ideàl,
Ci siamo creduti teneri e fragili come Fanciullini e invece ci siamo ritrovati Superuomini
Abbiamo preso la rincorsa per uno slancio Futuristico
e nel “Muto Orto Solingo” abbiamo sentito il profumo dei fiori vermigli del Melograno
Insieme ci siamo rinfrescati in una Pineta scrosciante di Pioggia
Abbiamo capito che non c’è Piacere senza Affanno.
Abbiamo dormito con Andrea Sperelli e Urlato con Munch.
Abbiamo sofferto nelle trincee del Carso con Ungaretti soldato
Siamo andati in Guerra con Piero
E abbiamo Sceso Milioni di Scale dandoci il braccio
Abbiamo scalato Muri con Montale
e i “Cocci Aguzzi di Bottiglia” non ci hanno fermato.
Abbiamo provato a smettere di Fumare con Zeno
consapevoli che la prossima Sigaretta
non sarà l’Ultima
Abbiamo tolto e rimesso Maschere tante di quelle volte
da non sapere più se siamo Uno, Centomila o Nessuno
anche se, per ora, una mascherina siamo costretti a indossarla per proteggere noi stessi e gli altri.
Nonostante le rinunce siamo qui, più ricchi e capaci di cantare ancora!
Ora che siete alle soglie di questa anomala prova finale, Supereroi Mascherati della Maturità 2020,
spero che questo cammino nel Liceo
Vi sia sembrato comunque troppo breve
Che qualche verso vi sia rimasto nel Cuore
come un tatuaggio di cui non pentirvi mai
Non pensate che sia una “maturità spezzata”: la vita ve la restituirà intera.
E godetevi anche questo momento, fatelo pienamente… lo ricorderete con un sorriso.
Vivetela perché “Questa notte è ancora vostra!”