Il “sacchetto della memoria”

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Leggendo l’invito della redazione a condividere strategie e «trucchi per insegnare o imparare», mi è venuto in mente il “sacchetto” che, nei lontani anni del liceo, il professore di greco e latino ci faceva usare per memorizzare gradualmente e facilmente centinaia di forme verbali o lessicali (noi siamo arrivati a duemila).

Spiego come funziona: si tratta di avere pazienza, metodo e coerenza. A ogni lezione (o comunque con cadenza regolare) si fanno sottolineare nel testo le parole o le forme verbali più importanti. Se nel manuale ci sono specchietti di lessico, possiamo ricorrere a questa opportunità.

Ogni parola viene trascritta su un foglietto, una parola per foglietto. Tutti i foglietti vengono ripiegati e custoditi in un sacchetto di plastica, l’“urna” da cui saranno estratti. Dieci foglietti per volta si arriva a raggiungere un bel numero di parole. Inutile dire che le forme trascritte vanno studiate man mano, poche per volta, e ripassate a casa tramite il sistema dell’estrazione: le forme si presentano a chi studia con la casualità e l’ineluttabilità con cui si presentano nella realtà del testo da comprendere. Di ogni forma verbale o lessicale deve essere fatta la traduzione immediata (e con prontezza!), di ogni verbo dev’essere recitato anche il paradigma. I termini esperiti con successo si mettono da parte, quelli non ancora appresi si rimettono nel sacchetto. Il ripasso finisce quando lo studente sa tutti i termini contenuti. Più si ripassa, anche per gioco, più si impara e “per sempre”.

L’interrogazione avviene con cadenza regolare e richiede almeno un’ora, perché tutti gli alunni sono sottoposti al verdetto del sacchetto (quasi fosse il Cappello Magico di Harry Potter): susseguendosi alla cattedra, ognuno estrae cinque biglietti dal sacchetto “ufficiale” (ci vuole un alunno fidato che gestisca il sacchetto delle interrogazioni) e il voto assegnato è a scalare: da otto (tutti corretti) a quattro (nessuno giusto). È possibile qualche recupero. Di solito è facile prendere un bel voto, a patto di aver seguito il sistema, e questo solleva il morale a molti studenti che hanno bisogno di tirar su la media.

Ecco cinque biglietti dal sacchetto di latino: ricordate ancora significati e paradigmi? Gli insegnanti della materia devono astenersi…

Dimenticavo: di sostantivi e aggettivi dovete dire anche il genitivo.


Dall’agenda Loescher 2018-2019, ispirata quest’anno al mestiere di insegnare e a Teach Like a Champion.

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Simonetta Damele

Coautrice Loescher di antologie di Italiano e di Epica per le medie e le superiori.

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