Giovannini ha detto che il nostro è un paese di inoccupabili. Giovannini è ministro del Lavoro, che giudica le conseguenze di un sistema di istruzione. Chissà se la causa di questo sfacelo ha un’opinione in merito, e magari riesce anche a farmi sapere a cosa debbo preparare i miei figli adolescenti.
Qualche tempo fa abbiamo ospitato su questa rivista una querelle tra i sostenitori di due “partiti”: «è meglio una scuola organizzata per competenze» ci si chiedeva «o un’istruzione basata su solide conoscenze?». La disputa è stata tanto intelligente nel confronto quanto animata nello scontro.
Nel mentre, l’Ocse indagava su 166mila persone di 24 paesi, di età compresa tra i 16 e i 65 anni. L’obiettivo era capire se gli abitanti del “mondo sviluppato” possiedono le conoscenze e le competenze necessarie al moderno modello di sviluppo economico e produttivo.
Il risultato italiano ha fatto dire al ministro Giovannini che il nostro è un paese di inoccupabili (salvo poi correggersi e scusarsi: “non volevo dire questo… anzi: non l’ho mai detto!”).
Giovannini è ministro del Lavoro, che giudica le conseguenze di un sistema di istruzione.
Chissà se la causa di questo sfacelo ha un’opinione in merito.
A chi mi riferisco?
Alla ministra Carrozza, agli Ispettori ministeriali, ai sottosegretari, ai commissari, ai docenti, agli studenti, ai genitori, ai bidelli…
Insomma: chiunque là fuori legga queste righe e abbia un’opinione sulla scuola italiana e sui suoi esiti, mi può far sapere a cosa debbo preparare i miei figli adolescenti?
http://www.huffingtonpost.it/2013/10/08/indagine-istruzione-ocse_n_4062356.html?utm_hp_ref=italy