Il sito adrianocolombo.it raccoglie i risultati di quarant’anni di domande e risposte sulla didattica, pensate e scritte dal linguista e professore militante, per anni a capo del GISCEL, con un’ampia selezione di scritti in formato scaricabile divisi per temi.
Troviamo articoli di ricerca sulla grammatica italiana (perché “non si può insegnare una scienza se non la studia!”), scritti sulle questioni più generali dell’educazione linguistica (tra cui un bilancio a vent’anni dalla pubblicazione delle Dieci tesi per l’educazione linguistica democratica e la sua Lettera a una professoressa scritta a quarant’anni dal libretto di don Milani), lavori dedicati specificamente alle questioni delle abilità orali (le più trascurate dalla didattica e dalla ricerca), alla scrittura (tra cui un pentalogo e un decalogo per un curricolo di scrittura ragionevole) e alla lettura (tema al centro delle ricerche di Colombo). Tra questi ultimi segnalo il recente Quando la comprensione è un problema di chi scrive, in cui ho trovato le risposte che cercavo alle domande: “Per chi sono scritti i libri di testo per la scuola elementare e media? Sono difficili? o sono alle volte privi di senso?”.
Nella sezione Pensare le parole troviamo la versione elettronica (in corso di realizzazione) dell’omonima, ancora preziosa grammatica scritta da Colombo nel 1988 per le edizioni scolastiche Bruno Mondadori, completa di esercizi.
Tra i tanti materiali ritroviamo anche i pareri (purtroppo in larga parte inascoltati) sulla politica scolastica e sui programmi e le riforme che si sono susseguite negli ultimi quarant’anni.
Illuminante il recente articolo sul curricolo verticale, nato da un corso di aggiornamento per insegnanti organizzato nel 2012 dall’Accademia della Crusca con l’Ufficio regionale della Toscana; pubblicato in anteprima dalla rivista Grammatica e didattica (Quaderni di lavoro dell’università di Padova), si e ci chiede: “Come fare grammatica? E quando? Che cosa fare prima, che cosa fare dopo, lungo gli anni di scuola?”.
Non manca un’opinione sulle competenze, scritta nel 2007, quando il Ministero ne richiede per la prima volta la certificazione. E poi recensioni, polemiche, poesie (che sorpresa, i suoi endecasillabi e le rime amorose ben intrecciate di quarantenne esposto alle sbandate sentimentali!), e finanche canzoni.
Tra le notizie troviamo il link alle più recenti pubblicazioni: Forse qualcuno ha imparato qualcosa (e-book, Lulu, 2012), che racconta dieci momenti di una vita di lavoro nella scuola, nella formazione degli insegnanti e nella ricerca didattica e il formidabile «A me mi. Dubbi, errori, correzioni nell’italiano scritto (Franco Angeli, 2011).
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