Proprio in questi giorni leggiamo su vecchi e nuovi media dell’ennesimo investimento in infrastrutture la cui vocazione sarebbe – attraverso la potenza della propria “banda” – trasformare finalmente le scuole in luoghi di erogazione della tanto attesa quanto poco definita didattica “digitale”, quella che tutti auspicano con toni che sfiorano il misticismo visionario, olistico e millenarista, ma che nessuno sa poi declinare in modo concreto, analitico e quotidiano.
Quella di volta in volta ricca in partenza di fantasmagorici obiettivi e assolutamente priva in progress di autentiche verifiche degli apprendimenti effettivi.
In questa occasione vogliamo però essere ottimisti: non ci si limiterà a magnificare le intenzioni degli ideatori e degli sponsor istituzionali e le “magnifiche sorti e progressive” di bambini, ragazzi, maestri e professori, ma verranno svolte attività chiaramente individuate, documentate e ripetibili in altri contesti; verranno di conseguenza valutati in modo scientifico i risultati; verranno anche attuati i dovuti confronti con quegli scolari e quegli studenti che continueranno invece a utilizzare le strumentazioni tradizionali.
In questa prospettiva, ci pare interessante l’opportunità di produrre, pubblicare e condividere materiali online offerta da Rai Scuola Università.
Dopo una semplice procedura di acquisizione di credenziali, infatti, avremo a disposizione un’interfaccia semplice e intuitiva, che ci permetterà di costruire una sequenza di link a filmati, voci di Wikipedia e testi di nostra produzione, strutturandoli in modo da dare vita a una lezione corredata di indice interattivo.
Vi sono soltanto due vincoli: non potremo depositare sui server che ci ospiteranno più di 20 documenti, e uno dei collegamenti impostati dovrà necessariamente riguardare un video di Rai Educational, mentre gli altri link potranno essere estesi anche a Youtube. Un motore di ricerca interno al sito ci aiuterà a selezionare rapidamente il materiale.
Quanto via via individuato potrà essere collocato nello spazio vero e proprio della lezione con semplicissime operazioni di trascinamento con il mouse. Al termine, il lavoro andrà salvato e pubblicato.
La redazione RAI si riserva un’operazione di monitoraggio sui lavori svolti, che richiede alcune ore. Successivamente gli autori riceveranno sulla mail indicata al momento dell’iscrizione una conferma che conterrà l’indirizzo (URL) della lezione, che da quel momento potrà essere condiviso con i destinatari. Il lavoro sarà però disponibile a tutti gli utenti del sito: appena pubblicato comparirà in una sorta di vetrina delle ultime novità e successivamente sarà reperibile attraverso un motore di ricerca che incrocia nome, materia e destinatari, categorie che gli autori avranno inserito al momento della creazione del loro percorso.
Il concetto di “lezione” va infatti inteso in modo molto ampio: il sito RAI è già ricco di esempi molto vari, i cui tempi di fruizione sono assai diversi. Si va dalla semplice organizzazione di una serie di filmati riguardanti il medesimo tema a soluzioni più articolate.
Per quanto mi riguarda, ho realizzato un piccolo “corso” di formazione per gli insegnanti, che li guida alla riflessione sull’impiego dei libri digitali a scuola. La sequenza contiene alcuni filmati e documenti scaricabili, che trattano i punti fondamentali della questione, ma si caratterizza soprattutto per il fatto di proporre una scheda di lavoro, che indirizza una fruizione ragionata di ciascuno dei video proposti, sfruttando la possibilità di inserire, oltre a quelli destinati al download da parte dell’utente, brevi testi indirizzati alla lettura immediata.