«La panchina è un luogo di sosta, un’utopia realizzata. È vacanza a portata di mano. Sulle panchine si contempla lo spettacolo del mondo, si guarda senza essere visti e ci si dà il tempo di perdere il tempo, come leggere un romanzo». Una recensione di "Sulla panchina. Percorsi dello sguardo nei giardini e nell'arte", di Michael Jackob, appena pubblicato nella PBE di Einaudi con la traduzione di Graziella Girardello. LEGGI