Questo volume vuole ricostruire il modo in cui l’Italia, in particolar modo nel periodo che va dalla nascita della nazione alla fine della Seconda guerra mondiale (1861-1945), ha inventato e raccontato la propria tradizione letteraria. A questo scopo, sono stati analizzati sia gli interventi legislativi che, con la nascita della scuola nazionale, hanno cercato di dare una forma istituzionale alla materia letteraria, sia i manuali scolastici e le storie letterarie scritte per i licei, che hanno portato gli autori della tradizione sui banchi di scuola a intere generazioni di italiani. Il libro, dunque, ricostruisce le modalità di costruzione e narrazione (ed evoluzione) del canone letterario italiano soffermandosi anche sugli scienziati, i politici, le scrittrici, gli autori stranieri, intrecciando le riflessioni teoriche proprie della comparatistica al dibattito sulla didattica durante il Regno, allo stato (anche fisico) delle scuole, al grado di preparazione dei docenti, riuscendo così a offrire una panoramica approfondita e complessa del rapporto tra letteratura e nazione in un importante periodo della storia nazionale.
Simone Marsi insegna cultura italiana contemporanea presso l’Università di Urbino e letterature comparate presso quella di Parma, dove è attualmente assegnista di ricerca.
Il libro è in vendita negli store online (Ibs, Feltrinelli, Amazon) e ordinabile in tutte le librerie.
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