Il contributo creativo e metodologico che Gianni Rodari (Omegna, 1920 – Roma, 1980) ha saputo dare tanto all’universo letterario quanto a quello dell’educazione è stato fondamentale, così come il suo ruolo nell’emancipazione del linguaggio e del pensiero dagli stereotipi e dalle rappresentazioni convenzionali e nello sviluppo democratico dell’Italia del secondo dopoguerra.
La proposta rodariana di giocare con le parole, di imparare divertendosi, è il trait d’union di questo volume, che ripercorre e analizza la funzione riformista svolta da Rodari in ambito letterario, linguistico, socio-politico e pedagogico.
Vanessa Roghi è una storica e ricercatrice indipendente. Ha studiato la storia della cultura attraverso le biografie di Gianni Rodari e don Lorenzo Milani, sui quali ha scritto La lettera sovversiva. Da don Milani e De Mauro, il potere delle parole (Laterza, 2017) e Lezioni di Fantastica. Storia di Gianni Rodari (Laterza, 2020). Nel 2018 ha pubblicato Piccola città. Una storia comune di eroina (Laterza), una storia culturale del consumo di eroina nell’Italia del dopoguerra: per continuare questa ricerca ha vinto la Bodini Fellowship presso l’Italian Academy della Columbia University per l’anno 2021.
Benedetta Aldinucci svolge la sua attività di studio e ricerca presso l’Università per Stranieri di Siena. Oltre ad aver pubblicato vari saggi sulle rime apocrife di Dante, su Giovanni Boccaccio, Ausiàs March e su autori novecenteschi (Nicola Lisi e Margherita Guidacci), ha curato l’edizione critica delle Rime dei poeti trecenteschi Pietro de’ Faitinelli (Accademia della Crusca, 2016) e Jacopo Cecchi (Salerno Editrice, 2019).
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